Cronaca

Maxi intossicazione alimentare, 52 in ospedale

Parte degli ospiti di una struttura ricettiva, scolaresche e semplici turisti, hanno accusato disturbi e sono stati ricoverati in più ospedali toscani

Foto d'archivio

Ci sarebbe un'intossicazione alimentare all'origine dei malesseri che dalla scorsa notte hanno colpito in serie decine di ospiti di una struttura ricettiva in Valdinievole. 

Almeno una trentina fra studenti di scolaresche in gita e semplici turisti sono stati soccorsi e trasferiti in ospedale.

Data la dimensione del fenomeno sono stati coinvolti nell'accoglienza delle persone che hanno accusato disturbi più ospedali della Toscana: quello di Pescia, il più prossimo, ma anche quelli di Pistoia, Lucca, Prato, Empoli e San Giovanni di Dio.

Al momento, si legge in una nota dell'Asl centro, sono 52 i ricoverati nei pronto soccorso tra minori, giovani e adulti, per aver accusato "Disturbi gastrointestinali a carattere acuto".

Le prime chiamate per i soccorsi al 118 sono giunte intorno alle 2 di stamattina e ad essere soccorsi, spiega ancora l'Asl, sono stati 20 ragazzi di due scolaresche provenienti dal Lazio e dalle Marche e di 2 adulti: una professoressa e un dipendente dell'albergo. 13 sono stati trasportati al Pronto Soccorso di Pescia e altri 7 in quello di Pistoia. Sono al momento tutti e 19 in buone condizioni di salute ma restano ricoverati in osservazione.

Poi nel corso della mattinata, altre 33 persone avrebbero accusato gli stessi sintomi: e così in ospedale sono finiti anche 18 giovani di una scolaresca serba e altri 15 adulti

Nel corso della mattinata un altro gruppo di studenti di nazionalità straniera, in totale 33 persone tra minorenni (18) e adulti (15) che alloggiavano nello stesso albergo, avrebbero accusato gli stessi sintomi: 5 sono stati ricoverati a Pescia, 4 Pistoia, 9 a Lucca, 5 a Empoli, 5 a Prato e 5 al San Giovanni di Dio di Firenze. Anche loro restano in osservazione.

"Fin da stamattina - si legge nella nota dell'Asl centro- è stato attivato anche il Dipartimento di Prevenzione che, attraverso le varie strutture (igiene pubblica e sicurezza alimentare), ha avviato l'inchiesta epidemiologica finalizzata ad individuare le cause che hanno determinato la sintomatologia ed il successivo ricovero nei pazienti".