Dopo l'infortunio che le era costato il dito di una mano, la lavoratrice aveva sporto denuncia. Da lì le indagini che hanno portato la polizia a individuare nel Pistoiese una ditta operante nel settore delle pelli in cui gli operai venivano sfruttati spesso in nero, con turni massacranti di 14 ore per 6 giorni a settimana.
Il titolare dell'impresa, un 49enne di origini cinesi regolare in Italia, è stato arrestato per l'ipotesi di reato di caporalato e condotto nel carcere di Pistoia. E' risultato persona già nota alle forze dell'ordine. L'immobile è stato sequestrato, mentre il figlio del 49enne è stato denunciato a piede libero in concorso.
La vita dei poveri lavoratori per lo più privi di regolare contratto, fra 3 e 5 a seconda dei periodi, si svolgeva tutta lì in quella ditta. Sì perché abitavano nei locali aziendali, in pratica nella residenza del responsabile che li accompagnava negli spazi produttivi con un suo veicolo. Lì prestavano servizio dalle 7 alle 21.
Polizia amministrativa, nucleo ispettorato del lavoro dei carabinieri, Asl centro e Arpat hanno perquisito i locali aziendali: all'interno un materasso e alcune coperte, niente riscaldamento e a violazioni in tema di sicurezza, igiene nei luoghi di lavoro e smaltimento rifiuti.
I lavoratori, in nero e con stipendi ridicoli rispetto alla quantità del lavoro prestato, operavano e vivevano in quelle condizioni.