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Dal bosco al museo, legnaiolo trova una meteorite

Ci sono voluti trent'anni per trovare e classificare la meteorite avvistata da Mario Goiorani nei boschi di Castelvecchio la mattina del 1986

Quella mattina dell'Ottobre del 1986, mentre camminava nei boschi della Svizzera Pesciatina, tra Castelvecchio e Pontito, Mario Goiorani ha avvistato una meteorite.

Per lui, che fa parte del Gruppo Autonomo Ricerche Scientifiche (Gams) di Pescia, era abbastanza chiaro che quella scia vista in cielo e quell'oggetto caduto in un punto imprecisato del bosco, non fosse solamente un semplice pezzo di ferro, ma qualcosa di molto più particolare.

Mario però ha dovuto aspettare quasi trent'anni per avere la sicurezza che quella fosse una meteorite: ha dovuto aspettare che, causalmente, l'anno scorso, un boscaiolo, con l'aiuto di un metal detector e di un navigatore satellitare, trovasse proprio quel frammento di ferro avvistato quella mattina del 1986.

Grazie alle analisi condotte da Vanni Moggi Cecchi, curatore della sezione di mineralogia del Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze, dal direttore del Museo, Giovanni Pratesi, e da Stefano Caporali, assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Chimica, dove è stata effettuata una parte delle analisi, si è potuto appurare la verità: quella avvistata da Mario Goiorani è una meteorite metallica, la quarta ritrovata in Toscana.

Il frammento risulta costituito da ferro (per il 95,5 per cento del peso) nichel (per il 4,5 per cento), composizione tipica di una meteorite metallica. Successive analisi (condotte mediante spettrometria di massa a Edmonton, in Canada, presso i laboratori dell'Università dell'Alberta) hanno riscontrato la presenza di tracce di cobalto, gallio, germanio, platino, osmio, rame, arsenico e altri elementi in quantità tali da far classificare il reperto in un gruppo specifico di meteoriti metalliche (gruppo Iiab).

Dopo le analisi è seguita, infine, l'approvazione dell'organizzazione internazionale Meteoritical Society che ha registrato la meteorite con il nome di Castelvecchio

Il campione tipo, del peso di 11 grammi, verrà custodito presso il Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze

Nel prossimo autunno verranno effettuate altre campagne di ricerca per reperire altri possibili frammenti di materiale extraterrestre