Cronaca

"Ho ucciso Catia con un martello"

La confessione dell'uomo arrestato nelle prime ore del giorno per l'omicidio di Catia Dell'Omarino, trovata con la testa fracassata

immagine di repertorio

Ha finalmente un nome l'assassino della donna biturgense che da oltre due mesi tiene con il fiato sospeso tutta la Valtiberina. 

Piter Polverini, 24 anni, residente a San Giustino e impiegato in un'agenzia di scommesse a Arezzo ha confessato l'omicidio. 

Secondo la ricostruzione, Polverini ha ucciso Catia Dell'Omarino con un colpo alla testa inferto con il martello che il padre utilizzava per i lavori di casa. Poi l'uomo ha gettato il corpo nel torrente Afra ed è tornato a casa dove ha nascosto l'arma in un cespuglio e si è disfatto del telefonino con il quale aveva contattato la sua vittima.

Grazie alle riprese di alcune telecamere e soprattutto a due testimonianze è spuntato fuori il nome di Polverini che sarebbe stato visto proprio la sera dell'omicidio in compagnia della donna. Infatti dai nomi della rubrica di Catia - sparsi in oltre cento foglietti - non c'era quello del suo carnefice.

I carabinieri hanno confermato che ad incastrare il giovane di San Giustino è stata la traccia di dna rinvenuta sul corpo della donna.

Dopo poche ore di interrogatorio Polverini ha ceduto confessando l'omicidio e aiutando i militari a recuperare l'arma usata per il delitto.