Attualità

Contagio da variante Delta? Basta un contatto di 5 secondi

Lo dicono i dati delle autorità sanitarie australiane. In Italia individuate 400 sequenze genetiche, 9 in Toscana. Nuove regole per il green pass

Per rimanere contagiati dalla variante Delta del SarsCov2 basta un contatto brevissimo con una persona che ha già contratto l'infezione, anche di soli 5-10 secondi. Lo dimostrano le ultime segnalazioni giunte in Europa dalle autorità sanitarie australiane che, visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza di un centro commerciale dove è scoppiato un focolaio di variante Delta, ha potuto verificare la "spaventosa rapidità" con cui il virus è passato dalla persona già infettata a quelle con cui aveva avuto contatti anche di una manciata di secondi.

Secondo il matematico Giovanni Sebastiani del Cnr-lac, la variante Delta potrebbe diventare prevalente in Italia, ovvero riguardare più della metà dei nuovi casi positivi, entro il 15 Luglio e arrivare all'80% dei nuovi casi entro la fine del mese. Attualmente in Italia ci sono focolai circoscritti e sotto controllo, diffusi soprattutto in Lombardia, Campania e Lazio. In Toscana sono stati individuati, al momento, pochi casi isolati ma non risultano focolai anche se le autorità sanitarie stanno aspettando gli ultimi dati sul sequenziamento del virus rilevato nei nuovi positivi, risultati che potrebbero disegnare una situazione diversa.

L'Italia ha finora fornito alla banca dati internazionale Gisaid sul Covid più di 400 sequenze genetiche di variante Delta e 9 di queste sono state inviate dalla Toscana. La Regione che ne ha fornite di più è la Campania (89 sequenze) seguita da Veneto (80) e Trentino Alto Adige (64).

Arrivano comunque sempre nuove conferme che le persone che hanno completato il ciclo vaccinale con 2 dosi di siero anti-Covid si difendono molto bene da questa ennesima variante del virus, pochi contagi, sintomi lievi, nessun decesso. Molto meno efficace è invece la protezione garantita da una sola dose e non a caso la variante sta colpendo soprattutto fra le persone giovani, dove la copertura vaccinale è molto meno diffusa. Di qui l'ipotesi del governo di cambiare le regole sul green pass, la certificazione che consente di partecipare a eventi e spettacoli, rilasciandola solo dopo la seconda dose (attualmente basta la prima). Per quanto riguarda invece i viaggi all'estero, ricordiamo che, per andare in un paese dell'area Schengen con il green pass senza doversi sottoporre a quarantene, tamponi o test antigenici, è già indispensabile aver ricevuto anche la seconda dose di vaccino.