Attualità

A Viareggio il secondo commissario in due anni

Tredici consiglieri si sono dimessi decretando lo scioglimento del consiglio comunale alle prese con un dissesto finanziario di oltre 50 milioni

Viareggio si appresta ad accogliere il secondo commissario prefettizio in soli due anni.

Il Comune è alle prese con un dissesto finanziario dichiarato dal consiglio comunale per oltre 50 milioni.

Tredici consiglieri  si sono dimessi: due sono dissidenti del Pd, Sandra Mei e David Zappelli, che non hanno avuto ripensamenti e si sono uniti ai due rappresentanti di Sel, quattro di Fi, tre del M5s, due delle liste civiche Movimento dei Cittadini per Viareggio e Torre del Lago e Viareggio tornerà bellissima, decretando così lo scioglimento del consiglio comunale. 

A nulla è valso il ritiro delle dimissioni presentato dal sindaco Pd Leonardo Betti, che avrebbe voluto formare una nuova giunta in seguito alla dichiarazione del dissesto finanziario. Proprio Betti, renziano, aveva riportato l'anno scorso il Comune di Viareggio al centrosinistra dopo la chiusura in anticipo dell'amministrazione guidata dal centrodestra con il sindaco Luca Lunardini che nell'estate 2012 aveva lasciato dopo le dimissioni di 16 consiglieri, aprendo così la strada all'arrivo del commissario.

"Mi dispiace per la città, ora i viareggini sanno di chi è la responsabilità". Questo il primo commento del sindao Betti. 

Intanto in mattinata davanti al municipio si è tenuto un presidio di genitori con i propri figli, insegnanti, e altri cittadini per protestare contro l'annunciato passaggio di alcune sezioni dagli asili comunali a quelli statali - decisione presa dal Comune in seguito al dissesto finanziario - con la riduzione degli spazi e la mancanza di servizi. Il sindaco si è presentato ai manifestanti e ha cercato di spiegare la decisione presa, venendo però contestato