Attualità

Effetto lockdown, nei fossi tornano i tritoni

I piccoli anfibi sono stati ritrovati durante la pulitura dei fossi a Viareggio. Secondo l'Anbi è un segnale che l'ambiente adesso è meno inquinato

Un piccolo tritone

I tritoni sono stati trovati nei fossi della pineta di Levante a Viareggio durante i lavori di ripulitura. Non è usuale osservare tali specie, perché l’inquinamento è una delle cause principali della riduzione di questi anfibi che, per una spiccata sensibilità alle sostanze chimiche, hanno la funzione di bioindicatori: in pratica sono segnali spia sulla qualità dell'ecosistema.

"Il forzato rallentamento delle attività umane dovuto al lockdown per la pandemia del Covid-19, deve essere occasione anche per una riflessione sull'inquinamento dell'ambiente", ad affermarlo l’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI), che segnala il caso della Versilia, dove questa volta a colonizzare l’habitat non è una specie aliena, ma il significativo ritorno dei tritoni.

I tritoni vivono tutto l’anno nel letto di foglie e sotto le radici delle piante e nel periodo primaverile è più facile osservarli, perché raggiungono le acque, a lento scorrimento, di fossi e canali per deporre le uova. I tritoni si nutrono di larve di zanzara e per questo sono anche ottimi alleati dell’uomo.

“Accertare la presenza di tritoni all’interno di un habitat palustre è una notizia importante per l’ecosistema, perché questi piccoli animali sono un segnale inequivocabile che l’ambiente non è inquinato – evidenzia Francesco Vincenzi, presidente di ANBI.