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I menu sventolati contro il nuovo Dpcm anti-Covid

In duecento hanno manifestato per chiedere al governo un cambio di rotta sulle chiusure. In piazza ristoratori, gestori di palestre e scuole di danza

Foto Facebook Fratelli d'Italia Viareggio

Dopo la manifestazione di ieri sera che ha visto scendere in piazza i gestori delle palestre, chiuse dall'ultimo Dpcm del governo contro il contagio da Covid-19, a Viareggio è stata un'altra mattinata di protesta. Stavolta sono scesi nella centralissima piazza Mazzini i ristoratori insieme, ancora, ai gestori di palestre e scuole di danza: circa duecento persone che hanno sventolato menu in aria "armati" di sedie e pentole. 

E già il movimento di protesta contro l'ultimo Dpcm ha un nome: "Rete Versilia".

La manifestazione si è svolta con calma e in modo pacifico, negli stessi istanti in cui le tv nazionali mandavano in onda le immagini delle proteste, ben più accese, che si sono svolte nelle grandi città come Milano e Torino dove ci sono stati anche saccheggi. I viali a mare sono stati bloccato simbolicamente per dieci minuti.

I ristoratori chiedono di rivedere l'orario di chiusura stabilito dal governo alle 18 per ristoranti e bar e di allungarlo almeno alle 23. 

Tra gli slogan sui cartelli si leggeva: "Se lavorare non è un diritto, pagare le tasse non è più un dovere", "Lavoro uguale dignità", "Viareggio c'è, uniti ce la faremo".

Presenti alcuni consiglieri dell'opposizione in Consiglio comunale.