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Verso una commissione d'inchiesta su Mps

Il candidato governatore del M5S Giannarelli: "La proporremo appena entreremo in consiglio regionale". Rossi risponde: "Di certo non mi opporrò"

Il Movimento 5 stelle chiede di far luce sulla vicenda del Monte dei Paschi e il Partito democratico, nella persona del suo candidato governatore, è pronto a fare la sua parte.

Nella sua prima apparizione a Firenze Giacomo Giannarelli, eletto dagli iscritti alle primarie on line del M5S come candidato governatore alle prossime Regionali, ha puntato il dito contro la gestione finanziaria opaca dei soldi pubblici e contro gli intrecci con le banche. Una su tutte il Monte dei Paschi.

Per questo ha annunciato che il primo provvedimento dei futuri consiglieri regionali pentastellati sarà quello di nominare una commissione d'inchiesta sulla vicenda. La Regione, ha detto Giannarelli estendendo il discorso, "ha degli intrecci societari incredibili con questa società privata che danno solo perdite. Andiamo a vedere Fiditoscana: 46% Regione, 27% Mps, dove nel 2013 abbiamo perso 6 milioni di euro". Non solo

"Con chi sono stati contrattualizzati i derivati - si è chiesto retoricamente il candidato -, strumenti creativi che nel 2013 ci hanno fatto perdere 14 milioni di euro?".

A stretto giro ecco l'apertura di Rossi.

"Se si vuole fare la commissione d'indagine - ha detto il candidato governatore pd -, si faccia pure la commissione d'indagine non c'è da parte mia nessuna contrarietà". L'unico rischio secondo Rossi è che si tratti solo di una commissione di studio, visto che la Regione c'entra poco nella vicenda.

"La Regione Toscana - ha detto Rossi - da questa vicenda non e' stata chiamata in causa nemmeno per sbaglio. Penso che ci faccia onore, perche' la magistratura di Siena ha indagato, ha pensato di mandare avvisi di garanzia, di chiedere di interrogare indagati, rinviare a giudizio e tutto questo non ha toccato la Regione Toscana. Onore agli amministratori della Toscana e alla distanza che tutti questi hanno saputo opportunamente tenere fra gli affari della banca e la politica-economica, che una Regione deve fare e che invece e' un'altra cosa".