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Via libera alla nuova legge sulle cave

Il consiglio regionale l'ha approvata a maggioranza. Concessioni più lunghe per le imprese che investono nella lavorazione del marmo in Toscana

La nuova legge era stata annunciata nelle scorse settimane dal governatore Enrico Rossi e, insieme al piano regionale del paesaggio, completa la riforma delle norme sulle attività estrattive.

Fra le novità, l'istituzione del distretto apuo-versiliese e una pianificazione regionale del settore estrattivo messa a punto attraverso un  piano cave che comprenda la stima dei fabbisogni di produzione.

Al fine di promuovere gli investimenti in Toscana, è previsto un allungamento della durata delle concessioni per l'attività estrattiva per le aziende che presentino un piano industriale che preveda di lavorare in Toscana almeno il 50% del marmo estratto. 

La legge è stata illustrata in aula dal presidente della commissione sviluppo economico Rosanna Pugnalini (Pd), che ha parlato di una "riforma che cerca un punto avanzato di equilibrio nella pianificazione del settore". 

Altra novità della legge è l'equiparazione agli agri marmiferi dei cosiddetti 'beni estimati' ovvero quei siti che in provincia di Massa Carrara furono concessi a privati dall'editto della duchessa Maria Teresa Cybo Malaspina del 1751. 

Con la nuova legge, questi siti vengono definiti pubblici e patrimonio indisponibile dei Comuni di Massa e di Carrara.