Attualità

Viadotto E45, "Urgenti le verifiche statiche"

L'appello dei sindaci della Valtiberina dopo il sequestro del viadotto della E45. "Risposte veloci ed esaustive da Anas. Economia a rischio”

I sindaci della Valtiberina, attraverso un comunicato stampa, hanno osservato che è da oltre dieci anni che segnalano le problematiche dei viadotti della E45, con la determinazione volta principalmente ad ottenere urgenti e fondamentali verifiche statiche e sismiche.

Oltre a ciò hanno anche sempre richiesto l’indispensabile ripristino della Tiberina 3 bis, tra Valsavignone e Canili, unica viabilità alternativa e di supporto alla E45. 

"È sotto gli occhi di tutti - scrivono i sindaci - come oggi, con la chiusura della E45 e il mancato ripristino della Tiberina 3 bis, l’Italia sia divisa in due, con grave danno, non solo per la viabilità locale ma anche per l’economia nazionale".

In merito al sequestro del tratto stradale della E45 tra Valsavignone e Verghereto, i sindaci della Valtiberina, con un comunicato stampa, esprimono il pieno appoggio al lavoro che sta conducendo la Magistratura aretina.

"Auspichiamo - sottolineano i sindaci - una veloce ed esaustiva risposta di Anas, alla quale manifestiamo la nostra pronta collaborazione, affinché, nel rispetto della piena sicurezza dei nostri concittadini, venga riaperta in tempi celeri la E45 ed appaltati i lavori per la Tiberina 3 bis, per non aggravare a lungo gli spostamenti sia dalla Romagna verso sud che dall’Umbria e dalla Toscana verso Nord: è in gioco l’economia delle nostre aziende".

Il comunicato è stato firmato dal sindaci di Anghiari Alessandro Polcri, Alberto Santucci di Badia Tedalda, Claudio Baroni Caprese Michelangelo, Alfredo Romanelli di Monterchi, Albano Bragagni di Pieve Santo Stefano, Mauro Cornioli di Sansepolcro, Marco Renzi di Sestino.