Cronaca

Cocaina, soldi e violenza nel folto della pineta

Centinaia di clienti e un impietoso regime militare alla base dalla banda smantellata dalla polizia in Versilia. Maxi carico di droga sotto ai binari

Un'organizzazione rigidissima di stampo militare per non perdere il terreno eletto a zona di spaccio e un approvvigionamento costante di stupefacente per soddisfare i tantissimi clienti che arrivavano per lo più in treno per comprare cocaina e hashish. Sono questi i tratti salienti della banda smantellata dalla polizia in un maxi blitz a Torre del Lago che ha coinvolto un centinaio di agenti, portato a 21 perquisizioni e all'arresto di 6 persone, tre in carcere e tre ai domiciliari.

Da quanto emerso, infatti, il capo dell'organizzazione, pretendeva che i componenti non perdessero mai di vista la porzione della Pineta di Levante scelta per spacciare per impedire che qualcun altro la occupasse. Per mandare via gli intrusi, sempre secondo quanto emerso dalle indagini scattate nel 2018, i metodi erano violenti. Sono almeno quattro, infatti, gli episodi di violenza documentati dagli investigatori, uno dei quali ai danni di un senzatetto cistretto a tenere la testa in acqua per diversi secondi. 

Dagli accertamenti è emerso che all'interno dell'organizzazione erano assegnati ruoli precisi: c'era chi doveva presidiare, anche con le armi, la pineta, chi si occupava dell'approvvigionamento di viveri, chi di portare gli spacciatori la mattina sul posto per poi recuperarli la sera intorno a mezzanotte. 

Il blitz ha portato anche alla scoperta di una grande quantità di panetti di hashish e di una montagna di soldi tra le traversine dei binari della linea ferroviaria che corre vicino alla pineta, tutto ancora in corso di quantificazione ma, secondo gli investigatori, prova della potenza dell'organizzazione smantellata.