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I fischi dei treni a undici anni dalla strage

Per la prima volta, causa Covid, nessun corteo nell’anniversario del deragliamento che uccise 32 persone. Il ministro Bonafede: “Vicini ai familiari”

Non ci saranno cortei quest’anno, per ricordare le 32 vittime della strage di Viareggio avvenuta la sera del 29 Giugno 2009, di cui oggi ricorre l’undicesimo anniversario. Colpa dell’emergenza sanitaria per il Covid che, come annunciato dall’associazione “Il mondo che vorrei” su Facebook, impone di non creare situazione di potenziale assembramento per evitare il contagio. 

A onorare la memoria di chi ha perso la vita e delle famiglie spezzate da quella tragica notte, però, ci penseranno i treni che a ogni passaggio dalla stazione di Viareggio lanceranno un fischio: il primo fischio è stato lanciato dopo la mezzanotte e così sarà per tutta la giornata.

“Questo semplice gesto è il nostro contributo alla memoria delle vittime, ma è anche il modo per ‘far sentire’ e ricordare a tutti che vogliamo più sicurezza sui binari e che su Viareggio vogliamo conoscere la verità e - assieme ai sopravvissuti, ai familiari e alla città - siamo in attesa di giustizia”, si legge sulla rivista dei macchinisti italiani “ancora in Marcia” che ha annunciato l’iniziativa.

In mattinata si è svolta una messa nella chiesina del cimitero della Misericordia celebrata dall’arcivescovo di Lucca Paolo Giulietti a cui ha partecipato il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Bonafede si è poi trattenuto con i familiari delle vittime ai quali ha espresso la vicinanza dello Stato: “In un momento intimo di raccoglimento, porto la vicinanza dello Stato e mia personale perché nel corso degli anni abbiamo portato avanti battaglie insieme e devo dire che il rapporto è andato anche oltre il rapporto istituzionale”. Dei familiari, ha aggiunto il ministro, va sottolineata la volontà di “portare avanti battaglie che andassero oltre la “vicenda Viareggio” compresa “quella sulla prescrizione, legge che è stata approvata e che dal 1 gennaio è in vigore ma che non si applica alla vicenda Viareggio”. 

Per la strage, un anno fa, in Appello, sono state condannate 25 persone tra cui anche l’ex ad di Rfi Mauro Moretti, Michele Mario Elia, ex ad di Rfi, e Vincenzo Soprano, ex ad di Trenitalia.