Maxi frode fiscale per oltre 100 milioni di euro nel settore del commercio di autoveicoli col coinvolgimento di 45 persone, tutte denunciate, e di 21 società su tutto il territorio nazionale: è in sintesi l'operazione Happy Car messa a segno dalla Guardia di finanza di Lucca che ha individuato l'evasione d'imposta multimilionaria derivante dalla vendita di 6.016 auto.
I reati contestati vanno dall'associazione per delinquere alla truffa aggravata, falso, omessa dichiarazione, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
Una concessionaria versiliese, da cui l'indagine è partita a seguito di una verifica fiscale, avrebbe acquistato veicoli a prezzi ribassati da società che non presentavano dichiarazioni fiscali o da prestanome nullatenenti.
Dagli approfondimenti della finanza di Viareggio, con la procura di Lucca che ha disposto intercettazioni telefoniche, appostamenti e pedinamenti, è poi emerso uno scenario più ampio: il salone versiliese si riforniva da gruppi che la Finanza, in una nota, definisce delinquenziali e operanti a Roma e provincia. Questi avrebbero comprato auto da concessionari ufficiali presentando false dichiarazioni e fingendosi esportatori abituali, beneficiando dell'esenzione Iva.
In realtà le auto rimanevano in Italia e rivendute ad altri concessionari La procura di Roma, che ha acquisito il coordinamento delle indagini, ha emesso ora emesso gli avvisi di conclusione indagini con la contestazione dei reati.