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Benigni: "Mio cuore è profugo per l'Afghanistan"

Il regista e attore toscano, Roberto Benigni, dal palco del Premio Viareggio ha commentato le immagini dei profughi in fuga dall'Afghanistan

"Il nostro cuore è un profugo in questo mondo" lo ha detto Roberto Benigni dal palco del Premio Viareggio-Repaci parlando della popolazione in fuga dai territori dell'Afghanistan.

"Le immagini delle mamme che gettano i bambini oltre il filo spinato, sono come veder gettare il proprio cuore, il nostro cuore è un profugo in questo mondo" ha detto il regista e attore toscano che ha aggiunto "Io sono loro, io sono quel bambino, loro sono tutte le facce del Cristo".

Benigni ha ricevuto dal presidente del 92° Premio Viareggio-Repaci, Paolo Mieli, il premio speciale Città di Viareggio. 

Benigni ha ricordato il suo racconto della shoah ne "La vita è bella" fatto con ironia e contrapponendo la finzione scenica alle immagini che arrivano dall'Afghanistan "La fiamma brucia e non può essere ancora trattata con ironia" ha detto il premio Oscar.

Ricevendo il premio della Città di Viareggio, ha sottolineato "Amo Viareggio e l'ho citata nel mio film 'La vita è bella' perché anche nel luogo più brutto che può esistere come un campo dì concentramento il poter dire 'ci vediamo a Viareggio' diventa sinonimo di allegria e di speranza". 

I vincitori del Viareggio-Repaci sono stati Edith Bruck con "Il pane perduto" (La nave di Teseo) per la narrativa, Walter Siti con "Contro l'impegno" (Rizzoli) per la saggistica e Flavio Santi con "Quanti" (Industria e Letteratura) per la poesia. 

Viareggio è in corsa per diventare capitale italiana della cultura nel 2024 ha ricordato il sindaco, Giorgio Del Ghingaro, presente all'evento.