Cronaca

Tre anni rinchiuso in carcere ma era innocente

Grazie alla tenacia del suo avvocato e di un poliziotto, è stato riabilitato un tunisino condannato in via definitiva per rapina

Per tre anni è rimasto rinchiuso in carcere per scontare una condanna in via definitiva per rapina ma era innocente e alla fine ha ottenuto la riabilitazione e la libertà.

Il protagonista di questa vicenda, pubblicata sul quotidiano La Nazione, è un immigrato tunisino che in un giorno di settembre del 2011 venne indicato da un anziano come colui che lo aveva rapinato la notte precedente, armato di un'ascia e di un coltello, insieme a un complice. Il tunisino venne arrestato ed ebbe inizio così un'incredibile vicenda giudiziaria culminata con una condanna in primo grado confermata anche in appello e in Cassazione. Eppure l'immigrato si era sempre professato innocente e inutilmente aveva tentato di convincere i giudici di aver trascorso la notte della rapina dormendo nel suo letto, accanto alla sua compagna.

La situazione si è sbloccata solo nel 2019 quando il suo avvocato, supportato da un poliziotto, ha rintracciato in Germania la compagna del vero autore della rapina e la donna ha scagionato il tunisino. La Cassazione ha così disposto la revisione del processo che ha finalmente riconosciuto l'innocenza dell'immigrato. E l'incubo è finito.