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Un lungo applauso per dire addio a Paolo Rossi

Feretro portato a spalla dai compagni della mitica nazionale dell'82. Alle esequie anche il sindaco di Prato, città natale del campione azzurro

Foto Facebook "Città di Vicenza"

Gli applausi e le campane del Duomo di Vicenza sono i suoni che hanno accompagnato il lungo e difficile addio a Paolo Rossi, il campione dell'epopea della Nazionale Italiana di calcio del 1982, morto lo scorso mercoledì all'ospedale delle Scotte di Siena. 

Il feretro è stato portato a spalla dai compagni di squadra dell'ex calciatore, gli stessi che con lui scesero in campo 38 anni fa. Sulla bara è stata sistemata la maglia azzurra con il numero 20 e la sciarpa del Lanerossi di Vicenza, dove Paolo Rossi da giovane si mise in evidenza per le proprie doti con il pallone. 

Alle esequie era presente anche una rappresentanza toscana con il sindaco di Prato Matteo Biffoni e l'assessore comunale allo sport Luca Vannicci. A Prato Rossi era nato e, giovanissimo, aveva tirato i primi calci al pallone nella squadra della parrocchia a Santa Lucia. 

''E' stata una mattinata toccante, tanta partecipazione nonostante le limitazioni imposte dalle norme anti contagio, l'emozione dei suoi ex compagni di squadra, della famiglia, di tante persone comuni e anche di tutti noi amministratori che eravamo lì a rappresentare le nostre comunità", ha detto Biffoni spiegando che Rossi sarà celebrato anche a Prato.