Vietato mettere a disposizione giornali e riviste per la consultazione pubblica in luoghi pubblici e aperti al pubblico. E' quanto prevede un’ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che integra le regole di sicurezza varate dai protocolli nazionali.
Il divieto introdotto con l’ordinanza - adottato ovviamente in via temporanea per il periodo dell’emergenza coronavirus - individua una possibilità di contagio nella consultazione promiscua di giornali e riviste.
La loro condivisione è dunque sospesa in bar, pizzerie e ristoranti, stabilimenti balneari, studi professionali e spazi dove esercitano le loro attività parrucchieri, estetisti, tatuatori.