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Buchi neri inghiottono relitti di stelle e Virgo li sente

Rilevate le prime onde gravitazionali prodotte dalla fusione di buchi neri con stelle così dense che un cucchiaio di materia pesa come una montagna

Attesi da decenni e dopo un viaggio nello spazio durato 900 milioni di anni, il toscanissimo rilevatore europeo Virgo, insieme al rilevatore americano Ligo e al giapponese Kagra, hanno rilevato le prime onde gravitazionali generate dalla fusione dai buchi neri e piccole stelle di neutroni ovvero stelle collassate che diventano così piccole e dense che un cucchiaio della loro materia è pesante come una montagna.

Il rilevatore Virgo di Cascina

I segnali ricevuti dai 3 rilevatori sono 2 e vengono descritti in un articolo pubblicato sulla rivista The Astrophysical Journal Letters. Si apre così una nuova fase di ricerca dopo la scoperta, nel 2016, delle onde gravitazionali: l'astronomia definita multimessaggera consente di studiare gli eventi cosmici utilizzando strumenti che registrano segnali diversi nello spazio.

Gli scienziati ipotizzano che la fusione di buchi neri con i relitti di stelle avvengano in aree dell'Universo caratterizzate da un ambiente caotico e affollato.  In particolare il primo segnale, rilevato il 5 Gennaio 2020, è stato emesso 900 milioni di anni fa quando un buco nero con una massa 8,9 volte più grande di quella del Sole ha inghiottito una stellla in cui si era concentrata una massa pari al doppio di quella del Sole. Il secondo segnale, rilevato 10 giorni dopo, è stato emesso un miliardo di anni fa quando un buco nero grande come 5,7 Soli si è fuso con una stella di neutroni grande una volta e mezzo il Sole. 

Si tratta quindi di eventi catastrofici mai osservati finora.