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Visite intramoenia, accordo fra Regione e medici

Dopo le accese proteste dei medici, trovata l'intesa per riprendere l'attività libero professionale negli ospedali pubblici a partire dal 15 Giugno

La Regione Toscana e i medici dipendenti del servizio sanitario regionale hanno trovato un accordo per la ripresa delle visite specialistiche in intramoenia.

"La fase 2 di ripresa delle attività cliniche ambulatoriali prevede uno sforzo eccezionale da parte delle aziende sanitarie e dei professionisti, per recuperare il ritardo accumulato durante la fase 1 - si legge in una nota della Regione - E' quindi indispensabile la piena motivazione da parte delle direzioni aziendali e dei professionisti chiamati a mettere in campo un ulteriore, straordinario sforzo".

COSA DEVONO FARE LE AZIENDE SANITARIE

Ogni Asl dovrà provvedere, assieme ai direttori di struttura, a ripulire le liste di prenotazione, contattando tutti gli utenti per i quali risulta una prestazione prenotata su agende di attività di marzo e aprile, per verificare se la prestazione è già stata erogata o è da riprogrammare.

Le Asl dovranno poi dovrà pianificare l'offerta di prestazioni per garantire almeno il 60% di quella storicamente assicurata, realizzandola attraverso l'integrazione tra attività orario istituzionale e orario in produttività aggiuntiva. In questo periodo è infatti aumentato il fabbisogno di prestazioni ed è diminuita la capacità produttiva.

Per le visite di controllo e follow up, le aziende dovranno programmare un piano di riassorbimento, sempre con l'integrazione tra attività istituzionale e attività aggiuntiva, anche sfruttando al massimo le potenzialità offerte in questo settore dalla televisita.

LIBERA PROFESSIONE

Per garantire ai pazienti già prenotati per la libera professione il diritto ad avere la visita, anche per l'intramoenia i pazienti dovranno essere richiamati, per ripulire le liste di attesa e riprogrammare l'attività.

Secondo questa ipotesi, per smaltire le prestazioni prenotate e sospese nel periodo Covid sono necessari 21-28 giorni a partire dal 18 maggio, tempo utile anche per lo smaltimento delle attività istituzionali. Quindi, se l'obiettivo del piano è rispettato, dal 15 giugno la libera professione sarà riattivata.

Dopo 14 giorni dovrà comunque essere fatta una valutazione del riassorbimento delle attività, sia istituzionali che in libera professione, per assicurare il piano di rientro a 21-28 giorni. In caso contrario, a livello di area vasta verranno individuate le soluzioni per il superamento delle criticità.