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Vitalizi ai consiglieri, ecco chi ha rinunciato

Ferrucci, Ruggeri, Tortolini e Russo del Pd, Romanelli di Sel, Manneschi e Fedeli di Toscana civica riformista non percepiranno i 1600 euro al mese

Nel 2014 il Consiglio regionale ha speso 4 milioni di euro per erogare i vitalizi maturati dai consiglieri regionali che si sono seduti sui banchi di Palazzo Panchiatichi almeno per 5 anni, una legislatura, e che a partire dai 60 anni hanno cominciato a percepire uno stipendio fisso di circa 1600 euro lordi al mese

In tempi di spending review però il Consiglio è corso ai ripari, approvando una norma all'interno della Finanziaria del dicembre 2014 che prevede che dalla prossima legislatura l'innalzamento a 65 anni dell'età necessaria per prendere il vitalizio e soprattutto la possibilità di rinunciarvi.

Qualcuno però ha deciso di anticipare questa norma, rinunciando fin da subito al vitalizio e recuperando i contributi versati in questi anni per destinarli a fondi pensione privati. I primi a muoversi in questa direzione sono stati il capogruppo del Pd, Ivan Ferrucci, i consiglieri democratici Rudi Russo, Marco Ruggeri e Matteo Tortolini, il consigliere Marco Manneschi e il vicepresidente del Consiglio Giuliano Fedeli (Toscana Civica Riformista) e il consigliere regionale del gruppo misto in quota Sel, Mauro Romanelli.