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Viti in isolamento teme la vendetta dei rumeni

Il legale del maniaco delle prostitute ha chiesto il trasferimento del cliente agli arresti domiciliari per evitare che subisca aggressioni in carcere

Il 5 maggio scorso Riccardo Viti uccise la giovane prostituta rumena Andreea Cristina Zamfir durante un gioco erotico e alcuni detenuti  del carcere di Sollicciano, connazionali della vittima, hanno minacciato di vendicarne la morte. 

Il giorno in cui Viti fu arrestato, confesso' il delitto e poi fu trasferito nel penitenziario, un detenuto gli lancio' contro un manico di scopa simile a quello impugnato dall'idraulico fiorentino per seviziare le sue vittime.

Il ricorso presentato dal difensore di Viti, Francesco Stefani, contro l'ordinanza di carcerazione (con proposta di trasferimento agli arresti domiciliari) sarà discussa dal Tribunale del riesame il 13 ottobre.  Secondo il legale, Viti non avrebbe la possibilità di reiterare il reato e, per scongiurare il pericolo di fughe, potrebbe essere utilizzato un braccialetto elettronico oppure ritirato il passaporto.

Guarda qui sotto i servizi Toscanamedia sull'arresto del maniaco delle prostitute