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La vittoria dei Comuni, Poste rinvia i tagli

Scongiurata la scadenza del 13 aprile: in Toscana era prevista la chiusura di 64 sedi e il ridimensionamento di 37. La soddisfazione di Anci

In base alla decisione ufficializzata da Poste, i Comuni avranno ora più tempo a disposizione per formulare le loro controproposte rispetto al piano di razionalizzazione degli uffici postali.

"Siamo soddisfatti: grazie all'impegno di tutti, alla fine è prevalso l'interesse delle comunità e dei territori - afferma la presidente di Anci Toscana, Sara Biagiotti - In questo tempo potremo ridiscutere un piano unilaterale e sbagliato, irricevibile perché va a colpire territori dove l'ufficio postale è un presidio necessario per la popolazione, soprattutto quella più anziana. Ma ora non si deve abbassare la guardia". 

"Una battaglia vinta - l'ha invece definita il presidente della Regione Enrico Rossi su Facebook - Adesso studieremo, con Poste, un nuovo progetto che tenga conto delle esigenze di comunità locali e territori".

Dopo un percorso di mobilitazione, che aveva anche portato molti Comuni a presentare ricorso al Tar contro Poste Italiane, lo scorso 13 marzo Anci Toscana, Uncem e Regione Toscana avevano incontrato il responsabile di Area territoriale di Poste Italiane per le regioni di Toscana e Umbria, Michele Deiana, al quale era stata ribadita la posizione degli enti locali, che fin da subito avevano ritenuto il piano inaccettabile sia per il metodo che nel merito. In quell'occasione, Poste aveva acconsentito ad una brevissima 'pausa' nelle operazioni di dismissione per permettere ai Comuni di presentare in tempi rapidi una proposta alternativa.