L'uomo risiede a Certaldo mentre la donna, un'immigrata di origine russa di 40 anni, lavora a Prato.
Dopo la fine della loro storia sentimentale, durata dieci anni, l'uomo era ossessionato dalla volontà di 'punire' la ex compagna. Prima le ha nascosto nell'auto 10 grammi di cocaina, poi ha fatto alla polizia la classica soffiata. La droga fu ritrovata e la signora fu denunciata ma dichiarò di non saperne nulla e di non averne mai fatto uso.
Pochi giorni dopo l'episodio si è ripetuto: soffiata alla polizia, cocaina ritrovata nell'aito. A quel punto il pm ha voluto approfondire le indagini, scoprendo una lunga serie di atti persecutori messi in atto dal 43enne con la complicità di altre due persone ai danni della ex fidanzata, fino al piano di sfregiarla in volto con l'acido e poi di gambizzarla.
La svolta nelle indagini quando uno dei due complici ha deciso di tirarsi indietro e di confessare tutto alla polizia per evitare finire in carcere. E' scattato così l'arresto sia per il 43enne che per l'altro complice.