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Il cacciatore morto era un campione di tiro a volo

Il giovane Ghilli è deceduto nella notte dopo essersi sparato all'addome in un'uscita a caccia con amici. Aveva vinto i Mondiali juniores in Perù

Cristian Ghilli (foto da Fb di Fitav)

Il mondo del tiro a volo italiano piange la morte di uno dei suoi talenti più importanti: Cristian Ghilli.

Il ragazzo, 19 anni, è morto nella notte all'ospedale di Cecina dove era stato ricoverato d'urgenza dopo che si era sparato all'addome con un fucile nel pomeriggio di ieri mentre era a caccia con amici nei boschi della Valdicecina. I carabinieri, che indagano sull'episodio, sono al lavoro per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente di caccia.

Ghilli, classe 2002 abitava a Ponteginori e a Ottobre si era laureato a Lima, in Perù, campione mondiale juniores di tiro a volo (disciplina chiamata skeet).

La morte di Ghilli ha provocato molto dolore anche in Valdicecina e in Valdera (era iscritto a Federcaccia, sezione di Capannoli) ma anche nel mondo dello sport. Il presidente della Fitav, Federazione Italiana Tiro a Volo, Luciano Rossi, ha detto: "Diamo il nostro saluto commosso a un talento strappato troppo presto alla vita, con rispetto, silenzio, cordoglio davanti a una tragedia che lascia tutti sconvolti".

A Ottobre Ghilli si era laureato Campione del Mondo a squadre e nel Mixed Team, corredando l’oro con un terzo posto individuale nel Mondiale di Lima, in Perù. A Maggio 2021 aveva vinto l’oro nella gara individuale, a squadre e Mixed Team nel Campionato Europeo di Osjiek in Croazia.