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Voragine, la pioggia non ferma i lavori

Sul tratto interessato dal collasso del lungarno sono stati posizionati dei teli impermeabili. Si aspettano i risultati dalle immagini del satellite

Il tubo che potrebbe aver provocato il collasso del lungarno

Si lavora anche di domenica e con la pioggia nel cantiere di lungarno Torrigiani a Firenze, dove mercoledì scorso si è aperta la voragine di 200 metri che ha inghiottito 20 macchine a due passi da Ponte Vecchio e gli Uffizi.

Per le forti piogge delle ultime ore i tecnici di Publiacqua e del Genio civile stanno monitorando la situazione. Sull'area interessata dalla voragine sono stati messi alcuni teli impermeabili per impedire che la terra scivoli via, mentre sono pronte le idrovore se fosse necessario togliere l'acqua che potrebbe accumularsi all'interno della voragine.

Intanto Publiacqua ha comunicato che si sono conclusi i lavori di potenziamento della tubazione con un bypass che serve le abitazioni di Lungarno Torrigiani e nelle strade limitrofe. 

Al via i lavori che riguardano un altro bypass che consentirà di ripristinare il collegamento dell'acquedotto interrotto in Lungarno Torrigiani.

Intanto si aspettano i risultati delle immagini registrate dal satellite tedesco Terrasar X, per capire se a provocare lo sprofondamento sia stata la rottura di due tubi dell'acquedotto oppure se invece si erano già verificate deformazioni e perdite d'acqua sul lungarno Torrigiani che hanno indebolito il sottosuolo e provocato il crollo.