Attualità

Weekend senza gite al mare, passeggiate a Km zero

In vigore le nuove restrizioni del Ministero della salute. Chiusi parchi e aree-giochi, camminate col cane solo vicino a casa, jogging da soli

Da quando è iniziata  l'emergenza coronavirus, i fine settimana si sono trasformati in un incubo per sindaci e autorità: incuranti dei divieti, migliaia di persone si sono riversate in strada per affollare parchi, lungofiume e lungomare, per non parlare di intere famiglie che sono salite in auto per raggiungere le seconde case al mare o sui monti. L'epidemia ha così cominciato a diffondersi sempre più rapidamente fino ad arrivare, dopo cinque o sei giorni (giusto il periodo medio di incubazione), ai dati spaventosi sul contagio resi noti alle 18 dal capo della protezione civile Borrelli: 42.681 contagiati in Italia, 4.821 nelle ultime 24 ore. 

Ieri sera il ministro della salute Roberto Speranza ha dunque emanato nuove restrizioni per scongiurare un altro sabato e un'altra domenica di pericolosissimi assembramenti (vedi qui sotto l'articolo collegato). Ribadendo che mantenere la distanza di almeno un metro fra una persona e l'altra è la precauzione più efficace per evitare di ammalarsi. 

Qui sotto ricordiamo le nuove misure stabilite nell'ordinanza, che avranno validità fino a mercoledì prossimo, 25 marzo:

- è vietato l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici;

- nei giorni festivi e prefestivi, nonché in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni, è vietato ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza.

- non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona;

- sono chiusi gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, posti all’interno delle stazioni ferroviarie e lacustri, nonché nelle aree di servizio e rifornimento carburante, con esclusione di quelli situati lungo le autostrade, che possono vendere solo prodotti da asporto da consumarsi al di fuori dei locali;

- restano aperti quelli siti negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

Nella sola giornata di oggi le forze dell'ordine hanno controllato diecimila persone per il rispetto dei decreti e delle ordinanze emanate dalle Autorità per contrastare l'epidemia, elevando centinaia di multe.