Enrico Rossi e il Pd cominciano la corsa

FIRENZE — La benedizione di Matteo Renzi era arrivata nell'agosto scorso, quella del segretario toscano del Pd Dario Parrini neanche due mesi dopo. Ma il rito dell'ufficializzazione della candidatura di Enrico Rossi per un secondo mandato da presidente della Regione è stato celebrato solo oggi nella sala Ballini del Partito democratico in consiglio regionale. Un po' per qualche iniziativa di Rossi ritenuta poco opportuna dal suo partito come, ad esempio, la foto postata sul suo profilo Fb con i vicini di casa rom o l'immediata disponibilità dichiarata per le primarie invocate dai civatiani senza neanche una telefonata di confronto con Parrini; un po' per la raccolta di firme per le primarie tentata sul serio dai civatiani a sostegno di Luciano Modica, conclusa con un terzo delle sottoscrizioni necessarie e quindi con un 'non luogo a procedere'. 

Alla fine la nuova campagna elettorale di Rossi è iniziata oggi, con buona pace dei giornalisti che anche nei giorni scorsi sbandieravano fratture e competizioni interne per la candidatura proprio fra loro due, Rossi e Parrini. I quali, per tutto il tempo della conferenza stampa di oggi, si sono scambiati apprezzamenti e cortesie. Con il governatore Rossi che ha voluto parlare in piedi per rappresentare "la Toscana - ha detto - che negli anni della crisi è riuscita a restare in piedi e a porre le basi per il futuro".  Mentre Parrini non ha voluto sbilanciarsi su eventuali alleanze con altri partiti in vista delle regionali: "Prima il programma - ha dichiarato - poi le alleanze basate sulla condivisione degli obiettivi". 

Per la cronaca, una bozza è già on line sul sito del Pd Toscana.

Guarda qui sotto le interviste a Enrico Rossi e Dario Parrini

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