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Attualità mercoledì 15 marzo 2017 ore 15:55

Varato il Piano regionale di sviluppo

Il Consiglio regionale ha approvato con i voti del Pd e di MDP il nuovo strumento di programmazione fino al 2020. Opposizione contrarie



FIRENZE — Doveva essere la prova di fuoco della tenuta del governo regionale dopo la decisione del governatore Enrico Rossi di lasciare il Pd per il nuovo Movimento dei Democratici e progressisti a cui ha aderito anche la consigliera regionale Serena Spinelli, anche lei ex dem. Ma, grazie ad un ampio confronto nelle commissioni fra Rossi e il gruppo dei democratici, in aula il provvedimento-base per la  programmazione  degli interventi della Regione fino al 2020 è stato approvato nel giro di una mattinata con i voti favorevoli del Partito Democratico e dei due esponenti Mdp. Contraria in blocco tutta l'opposizione.

Il testo del Piano regionale di sviluppo 2016-2020 risulta in parte diverso da quello originariamente proposto dalla giunta regionale per una serie di emendamenti apportati proprio dal Consiglio. Prima di arrivare al testo definitivo sono state consultate le organizzazioni di categoria, i sindacati, gli ordini professionali, le Camere di commercio, le università, Fidi Toscana, l'Associazione bancaria italiana, l'Anas, la Salt, i Parchi regionali ed altri enti.

La Toscana è stata sostanzialmente divisa in tre aree, la costa, l'area meridionale e l'area centrale, con specificità diverse di cui tenere conto in una programmazione sostanzialmente negoziata in ambiti territoriali omogenei, indicati dagli studi e dalle ricerche dell'Irpet. Il tutto concentrando le risorse comunitarie in attività di innovazione e ricerca e premiando le imprese più dinamiche che si muovono verso la cosiddetta industria 4.0. In questo quadro dovrà essere rivisto anche il welfare locale, sia sotto il profilo sanitario, sia per le politiche attive del lavoro.

Nel progetto per la montagna e le aree interne si valuterà la possibilità di introdurre agevolazioni fiscali coerenti con il quadro normativo generale e si individua nelle ‘cooperative di comunità’, uno strumento per far diventare i residenti nei piccoli borghi allo stesso tempo produttori e fruitori di beni e servizi. Le aree interne saranno interessate anche da interventi per la prevenzione del rischio sismico sulla base di un documento operativo con un quadro conoscitivo dettagliato della situazione esistente per il patrimonio immobiliare. 

Sul fronte culturale, il progetto relativo ai grandi attrattori individua nelle “Celebrazioni Leonardiane” per il cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci nel 2019 l’evento di riferimento. Sarà salvaguardata e tutelata la figura di Pinocchio quale immagine simbolo della Toscana nel mondo. 

Un progetto interessante è quello sull’agenda digitale e la banda ultralarga, spingendo verso la digitalizzazione e la semplificazione amministrativa.

Nel quadro del rafforzamento della produttività delle imprese è fondamentale l’accesso al credito per le piccole e medie imprese, struttura portante dell’economia territoriale. Sarà sottoscritto uno specifico accordo con gli istituti di credito, per promuovere in particolare l’innovazione tecnologica, la reindustrializzazione, le reti d’impresa, lo sviluppo delle smart lands.

Grosse novità sullo sviluppo rurale e l’agricoltura di qualità. Vengono incentivati i contratti di filiera e di distretto promossi dal Ministero, si ampliano le possibilità di intervento nel settore vivaistico, sostegno all’olivicoltura per investimenti che riguardano tecnica, raccolta e le colture innovative. Sostegno anche al rimboschimento delle aree periurbane. Si punta inoltre al potenziamento degli acquedotti privati ad uso potabile per la crescita anche economica delle zone rurali.

La riqualificazione e rigenerazione urbana interesserà anche le città termali di Chianciano, Casciana e Montecatini, mentre attenzione particolare sarà assicurata ai beni confiscati alla criminalità organizzata, con un nuovo ruolo affidato all’Osservatorio regionale per introdurre procedure semplificate ai fini del loro riutilizzo. 

Tema centrale è l’assetto idrogeologico, per il quale serve un’intensa attività di prevenzione, mentre nel governo del territorio si sottolinea che la nuova disciplina delle cave assegna alla Regione un ruolo centrale non solo nella pianificazione, ma anche nel controllo e nella valutazione di impatto ambientale.

Nelle politiche per il lavoro si è allargato il campo degli interventi per il reimpiego e la riqualificazione dei lavoratori. Sul fronte del contrasto alla povertà si prevede di introdurre un ‘reddito di solidarietà attiva’, a carattere straordinario, nella prospettiva di giungere ad un ‘reddito di inclusione’.

Sul fronte dell’economia circolare, si segnala Piombino per l’attività di smantellamento delle navi, che ne fa un polo di rilevo internazionale e si sottolinea la necessità delle bonifiche nelle aree industriali di Piombino, Massa Carrara e Livorno.

Nel progetto per le grandi infrastrutture regionali si citano in modo molto specifico il potenziamento della linea ferroviaria Empoli-Siena-Chiusi; la linea ferroviaria Pontremolese quale ‘priorità strategica’, il collegamento con l’area portuale di Piombino a carico di Anas. Per il servizio pubblico è previsto il potenziamento dei collegamenti ferroviari Pistoia-Prato-Firenze, dei collegamenti tra gli aeroporti di Pisa e Firenze, mentre per la mobilità in bicicletta la Ciclopista Tirrenica. Interventi sono previsti sulla portualità, a partire dalla nuova Darsena Europa ed il Piano regolatore portuale di Livorno, la riqualificazione di Marina di Carrara ed il potenziamento di Piombino.

Prosegue il progetto GiovaniSì, promuovendo l'autoimprenditorialità e prevedendo l'utilizzo della Carta dello studente nelle reti teatrali e museali.

Nel progetto di riforma della qualità sanitaria sono previsti interventi a sostegno di ricerca e sviluppo, oltre alla sperimentazione della nutraceutica, quale disciplina a cavallo tra alimento e farmaco.

Nel settore turistico si punta ad un rilancio del settore termale, alla valorizzazione di specifici sistemi territoriali di riferimento, specie nella Toscana del Sud, mentre si cerca di sostenere le imprese nel loro sforzo di intercettare i mercati on line. Si chiede infine un rafforzamento delle condizioni di sicurezza sul territorio di Prato e lo sviluppo del profilo internazionale della formazione universitaria.

Bugliani ha infine sottolineato che la recente approvazione del Piano strategico per lo sviluppo della Costa toscana, che diviene un allegato al Piano regionale di sviluppo, ha spinto ad eliminare il progetto specifico originario, i cui contenuti sono stati trasferiti negli altri progetti. 

E’ stato, infine, recepito il testo di ricerca ‘Rinascimento metropolitano’, di cui la risoluzione condivide i contenuti, auspicandone l’adozione in tempi brevi da parte della Città metropolitana di Firenze ed impegnando la Giunta regionale alla sottoscrizione di tutte le intese per l’adozione del Piano strategico metropolitano.


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Servizio di Dario Pagli
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