Attualità martedì 07 giugno 2016 ore 16:55
Trapianti, 4 milioni per ridurre i tempi di attesa
La Regione li ha destinati alle aziende sanitarie per incentivare la rete organizzativa. Verrà creata un'unica equipe per il trapianto dei tessuti
FIRENZE — Il tempo medio di attesa per un trapianto di organo in Toscana è di 793 giorni, poco più di due anni, dato migliore rispetto alla media nazionale che è di tre. Per rendere ancora più efficiente la rete trapianti e donazioni e ridurre i tempi di attesa, la Regione ha destinato 4 milioni di euro alle aziende sanitarie per incentivare la rete di organizzazione dei trapianti e delle donazioni attraverso progetti innovativi.
Un modo per collocare le strutture per le donazioni nelle cardiologie, terapie intensive e 118. Altro passo sarà quello di individuare una equipe unica in Toscana, adesso sono tre, per la donazione dei tessuti, in linea con la riorganizzazione sanitaria regionale.
Nel 2015 in Toscana i donatori segnalati sono stati 331, quelli utilizzati 141. I dati toscani sono molto più alti rispetto alla media nazionale. Al 6 giugno 2016, il dato toscano è di 101,9 donatori segnalati per milione di abitanti, quello nazionale di 35,1. Quanto ai donatori utilizzati, in Toscana sono stati 42,6 per milione di abitanti, in Italia 17,7.
I trapianti realizzati in Toscana da donatore con cuore battente sono stati 242 nel 2012, 238 nel 2013, 243 nel 2014, 254 nel 2015, 100 al 6 giugno 2016.
"I dati toscani su donazioni e trapianti sono già molto positivi, se confrontati con quelli nazionali - ha detto l'assessore Stefania Saccardi - Questo anche grazie alla nostra organizzazione a rete, oltre che, naturalmente, alla generosità dei donatori e dei loro familiari e al lavoro delle associazioni - Con questa delibera noi vogliamo ancora migliorare l'organizzazione di donazioni a trapianti e ridurre i tempi di attesa".
Questi gli obiettivi:
- omogeneizzare l'efficienza del percorso di procurement di organi, coinvolgendo i servizi di emergenza territoriale 118, i pronto soccorso, le cardiologie, le terapie intensive e i servizi di emergenza territoriale 118, i pronto soccorso, le stroke unit e le terapie intensive relativamente alla donazione a cuore battente;
- riorganizzare il programma regionale di procurement di organi toracici, in particolare polmone, anche nell'ambito di un'azione del Centro nazionale trapianti relativa alla scarsa disponibilità a livello nazionale di organi come cuore e polmone;
- perseguire l'autosufficienza regionale rispetto al fabbisogno di tessuti;
- migliorare i percorsi assistenziali post trapianto.
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