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Politica mercoledì 10 gennaio 2018 ore 17:18

L'auto dell'onorevole nel posto disabili, polemica

Da sinistra: Elena Vizzotto, Silvia Velo

L'accusa è arrivata dall'esponente leghista Elena Vizzotto. L'onorevole Silvia Velo (Pd) ha raccontato la sua versione. Il caso diventa politico



CAMPIGLIA MARITTIMA — E' rimbalzata su Facebook la foto dell'auto dell'onorevole Silvia Velo parcheggiata su un parcheggio per disabili a Venturina Terme di fronte alla sede dell'associazione Spazio H.

A denunciare l'accaduto è stata Elena Vizzotto in qualità di responsabile alle Politiche sociali-femminile della Lega Nord Toscana ed esponente della Val di Cornia. 

"Mi sento in dovere di sottolineare come l'occupazione degli spazi destinati ai disabili sia già un atto deprecabile in sé e lo diventi ancor di più se a farlo è un esponente politico, Silvia Velo, sottosegretario all'Ambiente dei Governi Renzi e Gentiloni. - ha detto l'esponente leghista - Chi rappresenta lo Stato e le Istituzioni dovrebbe ogni giorno prestare maggior attenzione e cura nei confronti dei più bisognosi. Ahimè invece assistiamo ad un evidente menefreghismo. Non bastava con questi Governi aver tolto assistenza sanitaria e agevolazioni, probabilmente devono 'rubargli' anche i parcheggi".

Non è tardata ad arrivare la risposta dell'onorevole Velo.

"Ritengo doveroso raccontarvi come stanno realmente le cose. - ha esordito - Chi conosce Venturina sa che di fronte alla sede di Spazio H vi sono tre stalli riservati ai mezzi dell’associazione. Una sera mi sono dovuta recare con urgenza, per un’emergenza, a casa dei miei genitori e ho occupato uno di quei posti, sapendo che a quell’ora la sede dell’associazione è chiusa, che dopo pochi minuti sarei andata via e che a sorvegliare la mia auto, accertandosi che non creasse disagio, sarebbe stata mia madre. Non ho timore ad affermare che formalmente il gesto è sbagliato e me ne dispiaccio. Tuttavia alle strumentalizzazioni c’è un limite". 

Il caso è passato subito sul piano politico con da un lato la Vizzotto che si è schierata dalla parte delle famiglie forte del partito e accusato la sinistra di privare di sostegno i più deboli dall'altra la Velo che alla Lega condanna l'utilizzo illecito di denaro pubblico e gli atteggiamenti verso i migranti, gli omosessuali e le donne.


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