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Attualità mercoledì 12 luglio 2023 ore 19:10

Storia di Alessandro, a 17 anni salva la vita ad un uomo

Marcello ed Alessandro in ospedale

Marcello colpito da un infarto si è accasciato e il ragazzo non ha perso un attimo per intervenire. Di lui dice "lo considero il mio angelo custode"



AREZZO — E' stato un incontro emozionante e carico di commozione quello tra Marcello Amadori, di 52 anni, e Alessandro Dioni il ragazzo di 17 anni che qualche giorno fa ad Arezzo gli ha salvato la vita dopo che era si era accasciato a terra colpito da un arresto cardiaco durante una festa in parrocchia.
Nelle ultime ore Marcello è stato dimesso dall'ospedale.

“Ricordo solo di essere arrivato alla festa ed essermi poi svegliato in ospedale - racconta Marcello. - Inizialmente ho pensato di essere stato coinvolto in un incidente e mi sono preoccupato di mio figlio, poi una gentile infermiera mi ha raccontato cosa mi era accaduto. Considero Alessandro il mio angelo custode. Mi ha permesso di essere ancora il padre di tre figli, di guardare al futuro e vivere il presente. Quando si è presentato la mattina dopo in ospedale abbiamo pianto assieme. Credo che la formazione che ha fatto a scuola dovrebbe diventare obbligatoria per tutti. I primi custodi della nostra salute siamo noi. Oggi desidero ringraziare Alessandro, ma anche i sanitari del 118 e tutti medici ed infermieri dell’ospedale San Donato. La rete tra sanitari e cittadini funziona ed io ne sono la dimostrazione vivente”.

“Solo quando ho incontrato Marcello ho realizzato veramente cosa avevo fatto - aggiunge Alessandro. - E’ stata un’emozione grandissima che ancora mi fa commuovere. Nel momento dell’intervento ho agito seguendo le indicazioni che avevo avuto nelle lezioni a scuola. In quel momento non avevo dubbi o emozioni… poi però quando Marcello è salito in ambulanza sono andato un po' in crisi. Non sapevo se ce l’avrebbe fatta, sapevo solo che stava meglio. Così la notte ho faticato molto ad addormentarmi, volevo sapere di Marcello, è per questo che la mattina sono subito venuto a trovarlo, dovevo vederlo. Spero che sempre più ragazzi seguano queste lezioni e ringrazio i miei insegnati per la grande disponibilità dimostrata”.


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