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Monitor Consiglio mercoledì 27 settembre 2023 ore 09:47 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana

Beni collettivi, sul Monte Altissimo una partita fondamentale

Silvia Noferi
Silvia Noferi

"I beni collettivi hanno resistito nei secoli, soccomberanno di fronte ad interessi privati?"



FIRENZE — "Abbiamo depositato un’interrogazione a risposta immediata - spiega Silvia Noferi, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle - per sapere quali siano le intenzioni della Regione Toscana riguardo al parere che deve rilasciare sulla nuova proposta di conciliazione avanzata dalla società Henraux al Comune di Seravezza riguardo alla cessione di una grande estensione di terre sul Monte Altissimo che risalgono, da secoli, a proprietà collettive dei 'naturali di Seravezza', come deliberato dal Commissario per la Liquidazione degli Usi Civici con la sentenza n.39 del 2020".

"Il Comune di Seravezza, con la delibera n.28 del 30 giugno scorso, ha invece approvato la proposta di conciliazione in questione e dato mandato al Sindaco per sottoscrivere la proposta di fronte alla Corte di Appello - Sezione Usi Civici di Roma; proposta che metterebbe fine ad un contenzioso che va avanti da trentacinque anni - prosegue Noferi - La proposta di conciliazione cerca a nostro avviso, ma anche secondo l’avvocato dello stesso Comune, ad eliminare i notevoli rischi che la Corte possa emettere una sentenza a favore dei 'naturali di Seravezza' invece che a favore di Henraux, una società privata che finora ha fatto affari estraendo marmo dai territori contesi".

"Per ovviare a tali rischi la società offre al Comune di Seravezza un milione di Euro da pagare in dieci anni senza nemmeno il rilascio di una fideiussione; un importo ridicolo per una montagna se paragonato alle cauzioni per oneri urbanistici comunemente riscosse dai Comuni per opere di ben minore entità" sottolinea la consigliera regionale dei 5 Stelle.

"La svendita di queste terre tramite la proposta di conciliazione necessita però del parere della Regione Toscana che la Legge incarica come controllore locale degli interessi demaniali e dato che il parere è ampiamente discrezionale speriamo che si valuti rigorosamente l’equità della proposta nell’esclusivo interesse pubblico e collettivo dei 'naturali di Seravezza', lasciando che sia la Corte di Appello di Roma, unica competente sul merito di tali decisioni, a stabilire chi è il legittimo proprietario degli antichi usi civici di quelle terre" conclude Noferi.


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