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Attualità venerdì 15 luglio 2016 ore 11:52

Effetto Bolkestein, i balneari chiedono certezze

Fabrizio Lotti, presidente regionale balneari di Confesercenti commenta la sentenza della Corte Europea: "Stiamo giocando una partita senza regole"



PIOMBINO — Esito previsto e prevedibile quello della sentenza della Corte di Giustizia Europea che certifica come illegittima la proroga automatica delle concessioni demaniali. Ma non per questo meno importante per i balneari toscani che ora chiedono a gran voce una legge che ponga regole certe sulla sopravvivenza dei quasi mille stabilimenti nella regione.

"In questo momento è come essere scesi in campo a giocare una partita senza conoscere le regole, non sappiamo cosa succederà" afferma Fabrizio Lotti, presidente regionale balneari di Confesercenti che chiama in causa direttamente il governo: "Abbiamo bisogno di una legge organica e coerente sulla questione, questa incertezza ha già determinato un danno economico alle imprese dell'indotto balneare i cui ricavi sono scesi del 60%, una legge che attendiamo dal '43".

"Quella balneare - continua Lotti - è una delle eccellenze italiane. Dal 2006 a ora gli imprenditori balneari hanno via via investito di meno. Una cosa importante che la Corte europea ci dice è che il governo deve fare un censimento particolareggiato delle nostre 7.500 coste per valutare le risorse disponibili da mettere a concessione, ma fino ad oggi non è stato ancora fatto in maniera accurata".

Il cuore del problema riguarda le vecchie concessioni, la maggior parte delle quali sono scadute o a scadenza e che in questo momento si trovano in un regime di prorogatio. Al centro della questione c'è la valutazione degli investimenti fatti e il diritto, in caso di perdita dello stabilimento in seguito alla gara pubblica, a un risarcimento: "Chi ha fatto un investimento per trent'anni sulla base della certezza di poter rientrare della spesa, e che magari ha acceso un mutuo, deve essere tutelato, per questo avevamo promosso il doppio binario".

Un'impostazione accolta dalla legge regionale che però è stata impugnata davanti alla Corte Costituzionale dallo stesso governo: "La legge regionale ci diceva che potevamo avere un indennizzo del 90% certificata da una perizia giurata di un tecnico, il governo con il ministro Costa l'ha impugnata e ora la Corte Europea ci dice che l'indennizzo è valido per il nostro lecito affidamento".

"Quasi tutte vanno a scadenza, per fortuna c'è l'emendamento di Sergio Pizzolante e Tiziano Arlotti al decreto legge Enti locali che ci da un po' di tempo nelle more della legge di riforma".

Ora i balneari si rivolgeranno direttamente a Roma senza passare per Firenze: "Dobbiamo chiedere una concertazione sulla materia. Il percorso fatto con la giunta regionale è stato produttivo e aveva permesso di salvaguardare 374 domande su 950 stabilimenti. Ora il governo deve cogliere l'occasione per darci un congruo periodo transitorio e poter salvare tante famiglie per bene e imprenditori seri che ogni mattina si svegliano per portare avanti imprese che sono una delle poche eccellenze in Italia".

Luca Lunedì
© Riproduzione riservata


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