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Attualità giovedì 26 novembre 2015 ore 10:46

Grasso mette il freno alla Nato

"Non basta l'intervento militare contro l'Isis". Lo ha detto il presidente del Senato all'assemblea della Nato sul Mediterraneo e Medio Oriente



FIRENZE — "Per sconfiggere lo Stato Islamico e il terrorismo non basterà l'intervento militare ma serviranno almeno tre linee di azione". Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, intervenendo a Firenze all'assemblea parlamentare della Nato del gruppo speciale Mediterraneo e Medio Oriente. Per Grasso si deve "rafforzare il governo in Iraq e mettere fine alla guerra civile in Siria , attraverso un profondo impegno diplomatico" e bisogna "rigettare la logica dello scontro di civiltà" mettendo "in campo contro gli affari illeciti dei terroristi l'armamentario giuridico e operativo sviluppato per colpire la criminalità organizzata transnazionale. In questo senso sarà necessario rafforzare la cooperazione giudiziaria, investigativa ed informativa".

Poi il presidente del Senato ha voluto ricordare i fatti di Parigi, aprendo il suo intervento con un pensiero di vicinanza a tutti coloro che soffrono, a Bamako, a Beirut, a Garissa, e "ovunque nel mondo cittadini inermi sono stati cinicamente trasformati in obiettivi politici". 

Pietro Grasso, intervenendo all'assemblea Nato, ha anche parlato di alcune indagini che svelerebbero le interconnessioni fra terrorismo, criminalità organizzata in Italia: "Le mafie abbiano sperimentato modalità di attacco allo Stato tipiche del terrorismo, usando mezzi che determinano la morte indiscriminata di vittime estranee e inermi". Grasso cita un'indagine su "attività delittuose che servivano a finanziare i campi di addestramento in Iraq di Abu Musab al Zarqawi in Iraq".

Grasso ha anche parlato delle tensioni tra Russia e Turchia: "Dobbiamo fare appello alla calma e alla ragione. Gli interessi particolari di ogni Paese devono passare in secondo piano e dobbiamo essere compatti", con "il concorso di tutti gli attori regionali e internazionali, nessuno escluso".

Riguardo l'Isis, il presidente del Senato ha parlato di "gravi errori di calcolo di chi ha sostenuto milizie varie perdendone spesso il controllo". "Ma adesso - continua Grasso- , non possiamo mettere in discussione il dovere, morale e giuridico, di accogliere le persone incolpevoli che fuggono da guerre e persecuzioni". "La nostra comune responsabilità - osserva - è proteggere la vita e la serenità dei cittadini, combattendo la barbarie solo con gli strumenti dello Stato di diritto, della democrazia, del multilateralismo e della diplomazia e proteggendo in ogni circostanza i diritti fondamentali e la libertà di credo di ogni persona, che sia cittadino, residente, ospite, profugo o migrante".


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