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Attualità lunedì 04 luglio 2022 ore 18:50

Giurisprudenza in lutto, è morto Paolo Grossi

Paolo Grossi
Paolo Grossi

Fiorentino, una carriera accademica legata a filo doppio alla Toscana, il presidente emerito della Corte costituzionale è morto all'età di 89 anni



FIRENZE — Giurisprudenza in lutto per la morte del presidente emerito della Corte costituzionale Paolo Grossi. Fiorentino, una carriera accademica legata a filo doppio alla Toscana e in particolare all'ateneo fiorentino, il giurista si è spento all'età di 89 anni.

Cordoglio è stato espresso tra gli altri dall'attuale presidente della Corte costituzionale, Giuliano Amato, nonché dall'università di Firenze dove rivestiva la carica di professore emerito di Storia del diritto medievale e moderno. “Grave perdita, rimarrà il suo magistero”, sono le parole del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

"Oggi Firenze e la Toscana perdono un grande uomo. Un fine storico e accademico che nel suo ruolo alla Corte costituzionale ha insegnato a tutti noi equilibrio, passione e pluralismo", è stato il commento del presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo.

Nato a Firenze nel 1933, Grossi si è laureato in giurisprudenza presso l’ateneo fiorentino nel 1955 con Ugo Nicolini, iniziando subito la sua attività di ricerca scientifica nel campo della storia del diritto italiano.

Nell’anno accademico 1960-1961 è stato professore incaricato presso l’università di Siena, poi dal 1963 al 1966 è stato ordinario nell'università di Macerata dove, dal 1964 al 1966, è stato preside della facoltà di giurisprudenza, carica che avrebbe poi rivestito anche presso l'università fiorentina dal 1972 al 1975.

Nel 1979 e fino al 1986 è stato rappresentante dei docenti ordinari delle facoltà giuridiche italiane nel Consiglio universitario nazionale. Dal 1989 al 1998 è membro del ‘Fachbeirat’ del Max-Planck-Institut fur europaische Rechtsgeschichte di Frankfurt-am-Mein. Ha lasciato il ruolo di professore ordinario nel 2008.

Grossi ha fondato nel 1971 e diretto sino a tutto il 2002 il Centro studi per la storia del pensiero giuridico moderno, fondando anche i Quaderni fiorentini attorno ai quali si è raccolta un'intera comunità scientifica.

Grossi è stato socio nazionale della Accademia dei Lincei e ha fatto parte di numerose Accademie nazionali fra cui l’Accademia dei Georgofili e La Colombaria, ma anche estere. Nel 2007 ha ricevuto il Fiorino d’oro dalla città di Firenze per il "mirabile contributo allo sviluppo del pensiero giuridico moderno”.

Nel 2009 è stato nominato dal Presidente della Repubblica giudice della Corte costituzionale, della quale dal 2016 al 2018 è stato Presidente. Ha ricevuto lauree honoris causa da molteplici università estere. 

Ha donato all’ateneo fiorentino la sua biblioteca: il fondo librario si trova a Villa Ruspoli e conta circa 10.000 volumi di diritto italiano, con un'ampia rappresentanza di letteratura giuridica straniera, in particolare dell'area tedesca, francese, spagnola e latinoamericana.


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