Questo sito contribuisce alla audience di 
Toscana Media News quotidiano online.
Percorso semplificato Aggiornato alle 11:05 METEO:FIRENZE10°21°  QuiNews.net
Toscana Media News - Giornale Online
martedì 19 marzo 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Scene di guerriglia urbana a Palermo durante le Vampe di San Giuseppe: lancio di sassi e bottiglie contro la polizia

Cronaca mercoledì 13 dicembre 2017 ore 19:01

Traffico di rifiuti, tre aziende toscane coinvolte

Ci sono anche l'Aferpi di Piombino e due società con sede a Firenze fra le aziende indagate in un'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia



FIRENZE — Sono accusati di aver organizzato un traffico illecito di rifiuti su larga scala, per risparmiare sui costi di smaltimento di materiali pericolosi e, se possibile, lucrarci sopra, i tredici indagati nell'inchiesta coordinata dalla Dia e condotta in cinque regioni: Toscana, Campania, Lombardia, Lazio, Liguria e Puglia. Si tratta di titiolari di aziende o di intermediari operanti a Firenze, nel livornese, a Taranto, a Bergamo e a Brescia.

Stando alle ricostruzioni della Finanza, dell'Arpat e della Guardia Costiera, l'organizzazione dichiarava come rifiuti non pericolosi scarti ferrosi e altro materiale di risulta della lavorazione delle acciaierie per evitare i costosi trattamenti previsti dalla legge per lo smaltimento. Oppure li rivendeva addirittura come merce, guadagnandoci sopra. 

Si tratta di rifiuti provenienti dall'Italia e dall'estero che venivano trasferiti in siti diversi su convogli non idonei e privi di autorizzazione per poi essere miscelati e declassificati. Negli ultimi giorni, le forze dell'ordine hanno perquisito 35 impianti, raccogliendo documenti vari che potrebbero portare all'individuazione dei luoghi dove il materiale veniva poi stoccato in via definitiva.

Per quanto riguarda la Toscana, le aziende che risultano coinvolte sono, secondo quanto riportato sull'agenzia Ansa,  l'Aferpi di Piombino e le fiorentine Effemetal e Effeservice di Firenze. La altre quattro sono la Raggi Nefal di Frosinone, la Nefal Sel di Roma, la Effe Due di Brescia e la Com.Stato di Gragnano, nel napoletano.

Per quanto riguarda l'Aferpi, gli investigatori ritengono che abbia smaltito illegalmente scaglie di laminazione, carbone fossil, coke e limenite.

L'inchiesta è cominciata nel 2014 dopo il sequestro di una società a responsabilità limitata, la Ecofirenze, sempre nell'ambito di indagini sullo smaltimento illecito di rifiuti.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno