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Lavoro sabato 09 ottobre 2021 ore 18:20

Morti sul lavoro, statua dedicata a Luana D'Orazio

Foto Pro Loco Fucecchio

Il monumento eretto in memoria delle vittime del lavoro è stato intitolato alla giovane Luana D'Orazio, deceduta in una azienda tessile di Montemurlo



FUCECCHIO — In occasione della 71a Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, la statua ideata nel 2019 dai ragazzi delle scuole di Fucecchio per il concorso dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro e dedicata ai caduti sul lavoro è stata intitolata oggi alla giovane Luana D’Orazio. La statua si chiama “Luana, Vita e Lavoro”.

Il Comune di Fucecchio aveva inaugurato l'opera lo scorso anno in piazza XX Settembre. La decisione di intitolarla alla giovane ragazza deceduta lo scorso 3 Maggio a causa di un incidente sul lavoro al macchinario dove lavorava in un'azienda tessile di Montemurlo, è maturata grazie al concorso “Un Nome e un Fumetto per la Sicurezza” lanciato nelle scuole fucecchiesi. 

Alla premiazione delle classi e degli studenti vincitori e alla cerimonia di intitolazione della statua sono intervenuti anche Emma ed Alberto, la madre ed il compagno di Luana D'Orazio.

A fare gli onori di casa sono stati il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli, l'arciprete della Collegiata Don Andrea Pio Cristiani e il presidente provinciale dell'Anmil Evaretto Niccolai.

In piazza XX Settembre si è tenuto un convegno dedicato alla sicurezza promosso dall'Anmil provinciale di Firenze in collaborazione con l'amministrazione comunale. All'evento, oltre ai presidenti nazionali di Anmil, Zoello Forni, e dell'Inail, Franco Bettoni, hanno partecipato il senatore Dario Parrini, l'assessora regionale alla formazione professionale e alla scuola Alessandra Nardini e il consigliere regionale Enrico Sostegni. 

“Le chiamano morti bianche, ma dietro c’è una striscia rossa di sangue e di dolore, che colpisce donne, uomini, famiglie intere" ha detto l’assessora regionale all’istruzione, formazione e lavoro, Alessandra Nardini.

“Abbiamo sottoscritto un protocollo insieme all’Ufficio Scolastico Regionale ed ad Anmil, per promuovere la cultura della sicurezza e formare i docenti. La scuola è il luogo chiave per formare i cittadini consapevoli dei propri diritti, capaci, quando incontreranno il mondo del lavoro, di dire no a sfruttamento, discriminazioni e mancanza di sicurezza. A nessuno deve essere consentito di negare diritti e sicurezza in nome del profitto e di un po’ di produttività in più”. “Certo ci vogliono più controlli nei luoghi di lavoro e più ispettori, e su questo il ministro Orlando ha preso impegni importanti a nome del Governo, ma la prevenzione e la formazione sono centrali. In questo senso, è straordinario il contributo che viene dall’Anmil che da anni nelle scuole toscane porta testimonianze vere e dirette”. “Ora siamo in una momento decisivo per la ripresa dell’economia dopo la fase acuta della pandemia. L'impegno forte che ci dobbiamo prendere per questa ripartenza, anche utilizzando i fondi importanti che arriveranno, è non solo quello di difendere e creare lavoro, ma di difendere e creare lavoro buono, dignitoso e sicuro” ha concluso l’assessora Alessandra Nardini.


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