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La Scarpa d’oro: cos’è, la sua storia, a chi viene consegnata

L'affascinante storia di uno dei premi del calcio più ambiti, che ha visto premiati alcuni tra i giocatori più forti del mondo.



TOSCANA — Nell’ambito dei campionati calcistici UEFA esistono diversi premi che vengono consegnati alle squadre e ai giocatori. Per quanto riguarda i giocatori, l’ esempio più immediato è la Scarpa d’oro: un premio estremamente ambizioso e indicativo delle potenzialità di un giocatore.

L’attuale detentore della Scarpa d’oro è Lionel Messi, e non servono altre spiegazioni sul perché sia proprio La Pulga argentina ad essere in possesso del premio. La Scarpa d’oro però ha una storia affascinante alle spalle, e ha visto passare nei propri annali alcuni tra i giocatori più forti della storia del calcio.

Che cos’è la Scarpa d’oro?

In molti credono che la Scarpa d’oro sia il premio al giocatore in grado di segnare più reti durante una stagione. In realtà, è il premio consegnato al giocatore che, nel corso di una stagione europea, ha conseguito il maggior punteggio, calcolato moltiplicando il numero di reti per il coefficiente di difficoltà del campionato di appartenenza.

In altre parole, segnare sessanta reti in un campionato con coefficiente di difficoltà minore sarà sicuramente indice di efficienza del giocatore, ma non basta a decretare quel giocatore vincitore del premio.

La nascita della Scarpa d’oro

Il premio della Scarpa d’oro è stato fondato nel 1967, e fino al 1991 prevedeva che il vincitore fosse davvero quello con il maggior numero di reti segnate in un campionato. In questo modo, spesso i giocatori vincitori del premio appartenevano a campionati di livello inferiore.

Dopo il 1997 (tra il ‘92 e il ‘96 il premio è stato sospeso) è stata istituita la regola del coefficiente di difficoltà, che consente quindi di rapportare con più precisione il numero di reti al livello di competizione offerto in ogni campionato.

I coefficienti di difficoltà dei campionati

I coefficienti ufficiali sono leggibili qua sotto:

  1. Coefficiente di moltiplicazione 2 per le prime 5 nazioni nel ranking UEFA (Serie A, Bundesliga, Premier League, Ligue 1 e La Liga);
  2. Coefficiente di moltiplicazione 1,5 per nazioni dal sesto al 22esimo posto nel ranking UEFA (ad esempio campionati portoghese e olandese);
  3. Coefficiente di moltiplicazione 1 per nazioni dal 23esimo posto in poi.Il premio della Scarpa d’oro è stato fondato nel 1967, e fino al 1991 prevedeva che il vincitore fosse davvero quello con il maggior numero di reti segnate in un campionato. In questo modo, spesso i giocatori vincitori del premio appartenevano a campionati di livello inferiore.

Dopo il 1997 (tra il ‘92 e il ‘96 il premio è stato sospeso) è stata istituita la regola del coefficiente di difficoltà, che consente quindi di rapportare con più precisione il numero di reti al livello di competizione offerto in ogni campionato.

Limiti e restrizioni

C’è un particolare limite all’applicazione delle norme della Scarpa d’oro e all’incoronazione del vincitore. In primis, un giocatore può trasferirsi da un campionato all’altro nel corso di una stagione e competere comunque per il premio. C’è però la clausola relativa ai campionati che iniziano in stagioni diverse. Ad esempio, i campionati svedese e norvegese si giocano d’estate, a differenza delle prime cinque leghe europee che si giocano da settembre a maggio.

Giocatori celebri nella storia della Scarpa d’oro

Tra i giocatori più celebri nella storia del premio figurano ovviamente Cristiano Ronaldo e Lionel Messi, ma anche Luis Suarez, Francesco Totti, Luca Toni, Thierry Henry, Roy Maakay e Ronaldo per quanto riguarda gli anni contemporanei.

Per quanto riguarda invece le annate antecedenti al 1991 (e dunque calcolato soltanto in base al numero di reti, senza coefficiente di difficoltà) spiccano i nomi di Ian Rush, Marco van Basten, Hristo Stoickov, Eusébio e Gerd Müller.


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