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Attualità martedì 24 novembre 2020 ore 18:06

Guardie mediche e Covid, la frenata della Regione

Il governatore Giani rassicura: "Non c'è stato nessun cambiamento". Nuova ordinanza operativa solo se l'emergenza Covid dovesse aggravarsi



FIRENZE — Ha destato proteste e polemiche su molti fronti l'ordinanza emanata l'11 Novembre dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che prevedeva, in caso di aggravamento dell'emergenza Covid, che i medici di famiglia e i medici di continuità, le guardie mediche per intendersi, venissero reclutati per l'esecuzione dei tamponi rapidi antigenici sostituendoli nelle ore notturne, nel caso delle guardie mediche, con un servizio telefonico. Oggi sia il presidente della Regione Eugenio Giani che l'assessore regionale alla salute Simone Bezzini hanno gettato acqua sul fuoco.

"Rassicuro tutte le cittadine e i cittadini che non c’è stato nessun cambiamento: la guardia medica rimane operativa con i consueti orari, anche la notte - ha scritto Giani su Facebook - L’ordinanza che ho firmato si pone l’obbiettivo, se l'emergenza dovesse aggravarsi, di poter modulare il personale assegnato per fronteggiare al meglio la pandemia. La guardia medica resta senza indugio il presidio di tutela della salute per tutte le nostre comunità".

"Nessuna forzatura, non siamo di fronte a una riforma della continuità assistenziale - ha dichiarato l'assessore Bezzini - La guardia medica al momento è operativa come sempre, anche la notte. L'ordinanza, che consente anche ai medici di medicina generale di effettuare i tamponi antigenici rapidinasce in un contesto di piena emergenza e si inserisce nella complessiva rimodulazione delle attività, a partire da quelle ospedaliere, tesa a liberare ulteriori risorse per fronteggiare la pandemia". 

"In questo quadro, stiamo lavorando ad un progetto volto a garantire la massima disponibilità potenziale di personale e strutture da attivare in caso di necessità e che tenga conto delle esigenze di tutti i territori, in particolare di quelli insulari e montani, delle aree interne e marginali - ha spiegato l'assessore - A tal fine, le Asl daranno vita a percorsi di condivisione con le rappresentanze dei medici e i sindaci, tenendo conto delle specificità territoriali, al fine di poter contare su queste forze in più se lo scenario pandemico dovesse improvvisamente aggravarsi, in particolare per tamponi drive trough, alberghi sanitari e patologie simil-infuenzali e sorveglianza sanitaria dei contatti. Come abbiamo visto la curva può sempre risalire, anche per questo è necessario essere pronti, mantenere alta la guardia, rispettare le norme in vigore e i corretti comportamenti individuali”.

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Rassicuro tutte le cittadine e i cittadini che non c’è stato nessun cambiamento: la guardia medica rimane operativa con...

Pubblicato da Eugenio Giani su Martedì 24 novembre 2020

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