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Attualità venerdì 13 febbraio 2015 ore 18:07

Guerra alle Poste "Chiuderemo i conti correnti"

Lo annuncia il sindaco di Aulla schierandosi con i cittadini contro la chiusura di 2 uffici postali. Settignano in rivolta, domenica tutti in piazza



AULLA — Continuano la mobilitazione e le azioni di protesta dei sindaci toscani contro la chiusura annunciata di 63 uffici postali e la riduzione degli orari di aperturra di altri 37.

A Settignano, frazione di Firenze, se l'operazione delle Poste andrà in porto, gli abitanti dovranno rinunciare alla succursale 36, l'unica sede cancellata nel capoluogo. Di qui la decisione di indire un'assemblea pubblica per domani, 14 febbraio, alle 16, e una manifestazione che si terrà domenica 15, alle 12, nella piazza del paese a cui sono stati invitati i 2.200 residenti nella zona (oltre a Settignano l'ufficio serve anche le frazioni di Ponte a Mensola, Montebeni e Coverciano) e le autorità cittadine. La protesta, le cui modalità saranno una sorpresa) sarà aperta dal parroco di Santa Maria a Settignano, don Giorgio.

Anche  il sindaco di Aulla Silvia Magnani ha annunciato azioni eclatanti durante un incontro con il direttore delle sede provinciale delle Poste di Massa Carrara, Roberto Falorni. Ad Aulla sono a rischio chiusura l'ufficio di Serriccioli, che serve 1200 abitanti, e quello di  Caprigliola che ne serve 800.

"Sono d'accordo con i miei cittadini sul togliere i conti correnti postali per protesta - ha detto il sindaco - Il servizio postale è un bene comune, da garantire a tutti. Chiudere i conti correnti spesso è  l'unico modo per fare aprire le orecchie a chi proprio non vuole sentire".

Ormai sulle barricate i cittadini e gli amministratori dei Comuni del Chianti per la chiusura di 3 uffici postali situati nelle frazioni più decentrate dei Comuni di Tavarnelle, San Casciano e e Barberino. In pochi giorni sono state raccolte per un petizione contro la chiusura 500 firme nella frazione della Romola. Un'altra sottoscrizione è in corso a San Donato in Poggio. Fra le iniziative di protesta in preparazione, la realizzazione di una maxi-cartolina di 2 metri per 1 con un mosaico di foto degli uffici postali a rischio cancellazione. Hanno aderito alla protesta le amministrazioni comunali di Barberino Val d'Elsa, Tavarnelle Val di Pesa, San Casciano, Greve, Rufina, San Godenzo, Dicomano, Scandicci, Certaldo, Castelfiorentino, Pescia e Uncem Toscana.


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