Attualità venerdì 11 luglio 2025 ore 15:31
Aritmie, 6 pazienti curati con tecnica innovativa

L'Azienda ospedaliero-universitaria pisana pioniera nella radioterapia stereotassica applicata alla cardiologia. Trattati 6 pazienti
PISA — Azienda ospedaliero-universitaria pisana pioniera nella radioterapia stereotassica applicata alla cardiologia. Sono sei, finora, i pazienti provenienti da diverse regioni d’Italia affetti da aritmie ventricolari complesse trattati con successo a Pisa nell’ultimo anno grazie a questa tecnica di alta precisione.
Il suo impiego è ben consolidato in oncologia ma solo nel 2015, negli Stati Uniti, è stata applicata per la prima volta in ambito cardiologico. La radioterapia stereotassica, spiega una nota dell'Aoup, "consente di trattare in modo non invasivo le tachicardie ventricolari refrattarie, offrendo un’opzione terapeutica concreta anche per pazienti fragili o non candidabili all’ablazione tradizionale".
Questo approccio terapeutico innovativo è oggi una realtà consolidata in Aoup, grazie alla stretta collaborazione tra l’Unità operativa di Cardiologia 2, diretta da Giulio Zucchelli, e l’Unità operativa di Radioterapia, diretta da Fabiola Paiar, ordinaria di Radioterapia all’Università di Pisa.
Tra i sei casi trattati, particolarmente emblematico è stato quello di un paziente trasferito in condizioni critiche dalla Sicilia con volo militare, a causa di una tempesta aritmica persistente da oltre una settimana, non controllabile né con farmaci né con ripetute ablazioni convenzionali. In questo caso, la radioterapia stereotassica è stata eseguita come trattamento salvavita e, a distanza di un anno, il paziente non ha più presentato recidive aritmiche, mostrando un miglioramento clinico stabile e significativo.
“Si tratta di una procedura che ci permette di offrire una reale possibilità di cura anche a pazienti gravemente compromessi – spiega Zucchelli –. A Pisa, infatti, l’integrazione tra imaging avanzato (RM e TC) e pianificazione radioterapica consente di localizzare e trattare con estrema precisione il target da ablare, aumentando l’efficacia e la sicurezza del trattamento”.
Attualmente, l’Aoup è l’unico centro in Toscana a offrire in modo strutturato questo tipo di trattamento.
All’interno del team, Fabrizio Matteucci, radioterapista, segue l’intero percorso clinico dei pazienti candidati alla radioterapia. Per la parte cardiologica, Matteo Parollo, insieme allo stesso Zucchelli, identificano l’area da trattare sulla base di un precedente mappaggio elettrofisiologico (quando disponibile) e dell’elaborazione delle immagini RM e TC. In questo processo viene anche impiegata l’intelligenza artificiale, utile a definire con precisione la cosiddetta “landing zone” su cui concentrare il fascio radioterapico.
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