​Studenti in crisi a Firenze: mancano posti letto

TOSCANA — La situazione dei posti letto e degli affitti troppo cari è un problema che riguarda la maggior parte degli studenti fuori sede, e la città di Firenze non è esente da questo discusso fenomeno. In questo articolo si fornirà quindi una panoramica dell'argomento, che può essere utile soprattutto per chi studia fuori dal proprio domicilio nelle città italiane.

Firenze: costi esorbitanti e posti letto assenti

Come ogni anno, anche a Firenze si ripropone il tema degli affitti che gli studenti fuori sede devono sostenere. I sindacati studenteschi sollevano la questione, sottolineando come a fronte delle richieste di borse di studio vi siano sempre meno posti letto, con relativi costi alle stelle. Rispetto allo scorso anno, infatti, nella città ci sono circa 700 posti in meno, in conseguenza del fatto che, in tutta la Toscana, sono stati chiusi diversi studentati per lavori di ristrutturazione (tra cui due dei più grandi, il Calamandrei - che offriva 504 posti - e Caponnetto - 294 posti).

Il prezzo di una stanza è salito fino a 500 euro, escluse le spese. In media, il costo di una stanza in affitto a Firenze è 18,64 euro al metro quadrato (ma nel centro storico può arrivare anche a 21,87 euro). Si tratta di un aumento del 15,92% rispetto al 2022. A questo si aggiunge l’alto numero di fuorisede che studiano all’università nel capoluogo toscano: ben oltre i 15 mila su 50 mila studenti totali.

Caro affitti: aumentano le iscrizioni alle università online

La situazione peggiora di anno in anno, in quasi tutte le città italiane. Non stupisce dunque il fatto che sempre più studenti stiano cercando soluzioni alternative per arrivare a conseguire il titolo di studio. Tra quelle che vanno per la maggiore ci sono le università online, che consentono a chi le sceglie di poter lavorare anche contemporaneamente, grazie alla flessibilità offerta e a una più semplice gestione del tempo.

Ma gli iscritti agli atenei digitali non sono solo lavoratori impegnati, bensì anche semplici studenti che in tal modo evitano i costi degli affitti. Negli ultimi 10 anni le iscrizioni nelle università telematiche hanno registrato un trend in aumento del 410%. Tra il 2011 e il 2021 sono stati 20 mila in meno, invece, gli studenti che hanno scelto il percorso di studio “tradizionale”, in presenza.

Ma non è solo il risparmio a far preferire sempre più gli atenei online: la flessibilità e l'accessibilità rappresentano infatti un valore aggiunto irrinunciabile per chi vuole studiare e sostenere esami in qualunque momento e collegandosi da qualunque posto. Inoltre, le iscrizioni sono aperte tutto l’anno e il materiale didattico è disponibile completamente in formato digitale (in questo modo si abbattono anche i costi relativi all’acquisto di libri, manuali e dispense). Infine, le università telematiche offrono a disposizione di studenti e studentesse tutor dedicati, i quali seguono passo passo l’iscritto durante il percorso di studi e lo assistono per qualsiasi dubbio o necessità. Un aiuto non da poco, vista anche la lentissima burocrazia - che la pandemia ha ulteriormente peggiorato - che rende il percorso accademico ancora più difficile.

In conclusione, l'aumento di iscritti nelle università online non sorprende, considerando i problemi che affliggono l’università tradizionale. Gli atenei telematici offrono infatti una maggiore flessibilità e accessibilità, permettendo agli studenti di lavorare e gestire altri impegni mentre studiano. Inoltre, le università online sono meno costose e rendono l'istruzione superiore più accessibile a un pubblico più ampio. Con l'evoluzione della tecnologia e il cambiamento delle esigenze degli studenti, è molto probabile che l'aumento degli iscritti alle università online continuerà anche in futuro.

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