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Attualità giovedì 25 luglio 2019 ore 18:30

Enrico Rossi visita la discarica di Legoli

Rossi col sindaco di Peccioli Macelloni

Accompagnato dal sindaco di Peccioli, Renzo Macelloni, il presidente della Regione Toscana ha visitato l'impianto di Legoli



PECCIOLI — Il presidente della Regione Enrico Rossi in visita alla discarica di Peccioli. A fargli da guida in quello che, grazie al trattamento innovativo dei rifiuti, è diventato un modello nonchè il cuore produttivo del paese e di tutta l'area, è stato il sindaco Renzo Macelloni.

"Grazie al trattamento innovativo dei rifiuti questa discarica è diventata un modello, oltre che il cuore produttivo di tutta l'area e il volano di sviluppo del territorio di Peccioli. Si tratta di un impianto all'avanguardia. L'esperienza qui maturata può essere presa ad esempio. Qui c'è il più alto esempio di come un impianto che tratta i rifiuti può essere ambientalmente compatibile, socialmente accettato, garantire lavoro e al tempo stesso essere un luogo dove si fa cultura, musica, dove si svolgono concerti e si fa teatro. Qui c'è stata la capacità di governare in armonia. Governare in armonia è il massimo del successo che si può avere per la propria comunità", ha detto Rossi.

"Noi abbiamo sempre avuto un approccio pragmatico. I rifiuti esistono e vanno trattati al meglio", ha commentato il sindaco Macelloni. "Che abbiamo lavorato bene ce lo riconoscono gli atri. Il nostro territorio ne ha tratto un indubbio giovamento". 

La discarica di Peccioli è classificata, ai sensi della vigente normativa, come discarica per rifiuti non pericolosi. E' composta da due lotti esauriti (il primo da 3 milioni di metri cubi e il secondo di circa 2 milioni di metri cubi ) e da un lotto in ampliamento attualmente in esercizio. Quest'ultimo progetto di ampliamento, il secondo da quando esiste la discarica, è stato autorizzato dalla Provincia di Pisa nel 2012, con un provvedimento unificato di valutazione di impatto ambientale e un'autorizzazione integrata ambientale per un volume di circa 4 milioni di metri cubi. 

L'esercizio di un nuovo progetto di ampliamento è stato autorizzato sempre dalla Provincia di Pisa nel 2014, limitatamente a un quantitativo di circa 2 milioni di metri cubi. E' in corso presso gli uffici regionali il procedimento finalizzato al rilascio dell'autorizzazione all'esercizio delle volumetrie residue del progetto già autorizzato nel 2012, pari a circa 2 milioni di metri cubi. L'autorizzazione integrata ambientale (Aia) rilasciata per la realizzazione e l'esercizio della discarica controllata comprende i presidi di raccolta e trattamento del percolato e di estrazione e recupero energetico del biogas. La volumetria residua della discarica è di circa 2 milioni e mezzo di metri cubi. 

"La Regione non ha fondamentalismi di sorta. Crediamo che anche i rifiuti possano essere una risorsa, se trattati come si deve", ha precisato il presidente Rossi. "Li consideriamo una materia seconda. La raccolta differenziata è importante. Non condivido che dice sempre 'no' ad ogni nuova possibilità che si apre". Allo stato attuale sono conferiti in discarica rifiuti urbani trattati e scarti provenienti dai comuni dell'Ato Costa e dell'Ato Centro, sulla base di un accordo interambito. Si tratta, in genere, di piccoli quantitativi di rifiuti urbani costituiti da spazzamento stradale e cimiteriali e flussi di rifiuti da trattamento di rifiuti urbani prodotti fuori Toscana che possono liberamente viaggiare senza necessità di accordi interregionali. Nel 2018 sono state conferite circa 400 mila tonnellate di rifiuti. Alla discarica di Peccioli, gestita dalla società Belvedere Spa, lavorano una quarantina di addetti. La discarica possiede un impianto di trattamento meccanico biologico e rilascia certificazioni e registrazioni ambientali. Circa ottocento sono i soci che compongono l'azionariato diffuso della società.

La visita, nella frazione di Legoli, sede dell'impianto di trattamento e smaltimento dei rifiuti, ha fatto da preludio a una cena, presso la struttura Il Triangolo Verde.

La serata al "Triangolo verde" è poi proseguita con il concerto musicale con Carlo Palese al pianoforte e Thorwald Jørgensen al Theremin (strumento musicale elettronico).


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