Alla fine la soluzione del mistero è quella più semplice: le nove mummie comprase dopo il clamore suscitato dal loro ritrovamento sarebbero state nuovamente inumate nella basilica, dopo aver trascorso una ventina d'anni in un deposito del Comune.
A rivelarlo è stato un ex dipendente della Sovrintendenza.
Le nove mummie attirarono l'attenzione degli studiosi, in particolare quella di una giovane donna elegantemente vestita che qualcuno identificò addirittura nella moglie dell'artista e storico Giorgio Vasari oppure in una delle donne della famiglia Bacci. La mummia fu studiata a Pisa da Guido Fornaciari con l'ausilio di tecniche allora all'avanguardia. Poi, insieme alle altre otto, fu rispedita ad Arezzo e sistemata in un deposito. Da dove qualcuno ha poi provveduto ad una nuova inumazione.