Cronaca

Scontri tra tifosi sull'A1, liberati due ultras

Il giudice non ha convalidato l'arresto non riconoscendo la flagranza differita. Il ministro ha annunciato provvedimenti individuali come il Daspo

Due ultras della Roma arrestati ieri nell'ambito delle indagini relative agli scontri avvenuti sulla Autostrada A1 all'altezza di Arezzo sono stati rimessi in libertà. Lo ha deciso il gip di Roma che non ha convalidato l'arresto sulla base della flagranza differita. Gli atti passano ad Arezzo.

Gli scontri che nel pomeriggio dell'8 Gennaio hanno visto protagoniste le tifoserie del Napoli e della Roma sull'autostrada A1, all'altezza di Arezzo, avevano portato a 4 arresti, un supporter del Napoli e tre della Roma, ed all'identificazione di 180 tifosi.

La polizia è stata costretta a chiudere il tratto autostradale in corrispondenza dell'area di servizio di Badia al Pino, teatro dei disordini durante i quali un uomo è stato raggiunto da un colpo di arma da taglio ed è finito all'ospedale di Arezzo.

L'accaduto ha scatenato polemiche e riacceso l'attenzione sul tema della violenza tra le tifoserie di calcio che da oltre 30 anni vede alternati periodi di calma a vere e proprie guerriglie urbane.

Su quanto accaduto in A1 e sulla fattispecie giuridica dell'arresto in flagranza differita è intervenuto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, intervistato a La7 da Myrta Merlino "Quattro arresti sono pochi perché l'arresto in flagranza differita è consentito in un tempo limitato, ma ci sono identificazioni in corso ed io prendo l'impegno che ci saranno decine di provvedimenti individuali - ha sottolineato il ministro - oltre ai procedimenti penali, ci sono anche Daspo ed altri provvedimenti amministrativi".