Cultura

Viaggio nel Medioevo nell'antico castello restaurato

Per secoli la torre ha svettato solitaria, rudere con traccia di muro e torretta. Ora tutto è tornato alla luce in indagini di archeologia preventiva

Il castello e al centro la Torre Belfiore

Un viaggio nel Medioevo, con echi da secoli lontani evocati dalla cinta muraria che definisce mappe, ambienti, scorci di vita del tempo che fu e - al centro - la Torre di Belfiore a svettare fiera: è quel che promette l'apertura al pubblico per la prima volta dell'antico castello affiorato a Capolona nel corso di indagini di archeologia preventiva condotte in occasione dei lavori di consolidamento e valorizzazione proprio della Torre, rimasta a lungo e allo stato di rudere la sola parte visibile della struttura insieme a un parametro murario e a una torretta angolare.

E invece eccole tornare alla luce quelle mura, una cinta con quattro torrette agli angoli ed un’articolata serie di vani interni di cui si conservano in alzato le strutture in pietra con soglie e stipiti delle relative aperture. 

L'intervento ha consentito di mettere in luce parte del castello finora conosciuto solo attraverso documenti d’archivio. Il pregiato edificio sarebbe infatti stato menzionato per la prima volta in un diploma di Federico I del 25 Giugno 1161. che lo assegnava all’abbazia di San Gennaro a Capolona. 

Il castello è invece poi esplicitamente citato nel 1385 quando, dopo che era stato ceduto a Firenze il 26 Marzo, la Repubblica fiorentina vi inviò i suoi ispettori che lo descrivono come "un castello con una torre". Dopo i ritrovamenti, l’amministrazione comunale di Capolona ha deciso offrire l'opportunità di visitare gratuitamente uno dei simboli più importanti del territorio con itinerari guidati per gruppi di 20 personel al massimo e guida affidata alla Soprintendenza. Primo appuntamento domenica prossima 30 Aprile dallee 15 alle 19.