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Consigliera FdI non legge i nomi dei deportati, sdegno e prolemiche

Durante la seduta per il Giorno della Memoria, tutti i consiglieri comunali hanno letto a voce alta il nome di un deportato lucchese. Ma lei no

Il campo di sterminio di Birkenau

Ogni consigliere comunale ha proclamato nome, cognome, data di nascita, luogo e data di morte di uno dei deportati della provincia di Lucca nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Lei no. La consigliera comunale di Fratelli d'Italia Michela Dell'Innocenti non l'ha fatto. Scatenando sdegno e proteste per il suo comportamento nella seduta del Consiglio comunale del 31 Gennaio scorso, che aveva all'ordine del giorno anche la celebrazione del Giorno della Memoria dedicato al ricordo delle vittime dell'Olocausto. 

"Avevamo stabilito con tutti i presenti in sala che ognuno di noi avrebbe letto il nome di uno dei deportati - ha raccontato la sindaca Simona Barsotti - Lei non ha neanche alzato gli occhi dal suo cellulare e ha detto 'Io passo'. Siamo rimasti senza parole, la cosa ci ha totalmente sbalorditi".

Immediata la presa di distanza dal comportamento dell'esponente del partito di Giorgia Meloni da parte degli altri consiglieri comunali, fra sdegno e proteste che poi sono dilagate a livello regionale e nazionale. Particolarmente dure le parole della senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz: "E' un episodio che si commenta da solo - ha detto Segre - Forse la consigliera voleva dimostrare a chi sostiene che fascismo e antifascismo sono categorie del passato quanto si sbaglia".

Dal canto suo Michela Dell'Innocenti, sul suo profilo Facebook, ha replicato scrivendo: "Mi si può accusare di tante cose ma sicuramente non sono antisemita. Avevo avvisato il presidente del Consiglio comunale alla riunione dei capigruppo che, a causa di problemi personali, sarei arrivata in ritardo alla seduta. E di questo mi scuso ma l'iniziativa non era stata in alcun modo programmata e concordata. Ho passato la parola solo perchè ero appena arrivata e non avevo idea di cosa si stesse parlando. Stanno montando una polemica che non esiste".

Negli ultimi giorni la Toscana è stata teatro di due aggressioni di stampo antisemita ai danni di due adolescenti, uno di 12 anni a Campiglia Marittima e un altro di 13 a Firenze.