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Tra guerra e Covid così tiene l'economia toscana

La produzione industriale cresce più che in altre regioni, col turismo in forte ripresa e l'export in crescita. Bene anche il mercato del lavoro

La produzione industriale toscana è in crescita

L'inflazione pesa sulle famiglie abbattendone il potere d'acquisto, ma fuori da questo cono d'ombra che preoccupa gli economisti anche in prospettiva c'è una Toscana resiliente e dinamica la cui performance quanto a produzione industriale è ad esempio in crescita più che nelle altre regioni italiane: è in estrema sintesi questo il quadro dell'economia toscana nel rapporto sulla congiuntura relativo ai primi mesi del 2022 presentato da Irpet a Palazzo Strozzi Sacrati.

La situazione è in divenire, spiegano gli esperti, e molto sulla sua evoluzione dipenderà dagli sviluppi del conflitto in Ucraina iniziato il 24 Febbraio scorso con l'invasione da parte della Russia.

Nel complesso congiuntura evidenzia che produzione industriale, turismo, export e mercato del lavoro mostrano una capacità di tenuta agli eventi avversi superiore alle attese, dato che permette di guardare avanti con cautela ma non in modo disfattista. Soddisfatto dai dati il presidente della Regione Toscana, che ha illustrato i dati insieme al direttore di Irpet Nicola Sciclone ed al presidente del Comitato indirizzo e controllo di Irpet Mauro Quercioli. 

Tutti i numeri dell'economia toscana

La Toscana è stata una delle regioni ‘di traino’ dell’economia italiana, grazie soprattutto alla sua capacità di reazione. Nella produzione industriale si è tornati ai valori pre-pandemici: a Maggio +0.4% rispetto al valore osservato a Gennaio 2020. Non ugualmente in ogni settore, certo, in una forbice che vede la moda in affanno (-4,3% rispetto a prima del Covid) e il legno a sfrecciare con un +21% passando per la lavorazione di prodotti minerali non metalliferi (+10,4%), la fabbricazione di apparecchi elettronici e ottici e computer (+9,4%) e le industrie alimentari e del tabacco (+3,9%). 

L'export vola e segna un +12% nel primo semestre 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021, meglio di quanto non accadesse prima della pandemia (23% in più rispetto al medesimo periodo 2019). Anche in questo caso la dinamica è maggiore rispetto a quella delle altre regioni, con frenata fisiologica nel trend di crescita in particolare nei prodotti farmaceutici, nei macchinari e loro componentistica. In crescita le esportazioni di tutte le altre produzioni. 

Spinge in alto i dati anche il turismo, con aumento consistente delle presenze nazionali e internazionali in Toscana aumentate del 172% nei primi 5 mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Imponente il ritorno degli stranieri (+507% nei primi 5 mesi del 2022 sul 2021) non più essenzialmente europei (+443%), ma anche extra-europei (+686%) e in particolare americani.

Tiene anche il mercato del lavoro, che beneficia della riapertura delle attività e del recupero dei volumi produttivi. Nel 2022 l’occupazione alle dipendenze è in crescita tendenziale rispetto all’anno precedente: da Gennaio a Maggio si è registrato un superamento (+15mila) delle posizioni.

Le previsioni

Il 2021 si è chiuso con un robusto recupero dell’economia toscana: +6,2%. Nel 2022 era attesa una crescita del +4,6% ma lo scenario internazionale ha indotto una revisione al ribasso della stima, difficilmente quantificabile. Per il Pil italiano le previsioni oscillano tra un +2,7% (Ref – Ricerche) e un +3,2% (Upb), e lo stesso intervallo vale anche per il Pil toscano, che potrebbe essere leggermente più favorevole del dato nazionale per la maggiore capacità di intercettare la ripresa dei flussi turistici e del commercio mondiale. La previsione di crescita per il 2023 è tuttavia più debole, non molto oltre l’1%, frenata dall’incertezza e dalla dinamica dell’inflazione.