Attualità

La Memoria in tanti eventi per non dimenticare

Tra iniziative istituzionali e momenti di riflessione rivolti soprattutto ai più giovani, la Toscana commemora le vittime dell'Olocausto

Un meeting con gli studenti delle scuole superiori organizzato dalla Regione al Cinema della Compagnia a Firenze, una fiaccolata a Venturina dove nei giorni scorsi un bimbo ebreo è stato aggredito da due coetanee in un parco pubblico e una girandola di eventi istituzionali e non su tutto il territorio regionale: è il Giorno della Memoria che anche nel 2022 riporta il pensiero all'Olocausto e alle sue vittime, alle persecuzioni e ai campi di sterminio. Per non dimenticare.

I fatti di Venturina quest'anno più che mai attestano la necessità di moltiplicare occasioni di riflessione su quel cono buio della storia. Stasera alle 21 nel Parco della Rimembranza di Venturina si svolgerà la fiaccolata della Memoria, risposta della comunità locale all'aggressione antisemita subita dal bambino. 

Non solo la Val di Cornia farà sentire la sua voce con la sindaca di Campiglia Marittima Alberta Ticciati, il presidente della Comunità ebraica di Livorno Vittorio Mosseri e la dirigente scolastica Maria Elena Frongillo. Ci sarà anche la Regione, con il presidente Eugenio Giani e l’assessora a istruzione e cultura della Memoria Alessandra Nardini.

E proprio il presidente Giani, stamani a Montecitorio come grande elettore per l'elezione del presidente della Repubblica, in un videomessaggio agli studenti riuniti al Cinema della Compagnia ha sottolineato come la Toscana non sia quella dei fatti di Venturina, ma "terra di civiltà e di libertà”.

Tra le iniziative di stamani, a Firenze è stata deposta una corona di alloro alla lapide commemorativa nell'atrio del rettorato dell'ateneo: "Nel 1938, a seguito di inique leggi razziali, professori, ricercatori e studenti di fede ebraica furono costretti a lasciare l'insegnamento e l'università", vi si legge. Alla cerimonia hanno preso parte la rettrice Alessandra Petrucci e la professoressa Patrizia Guarnieri che ha illustrato il progetto di ricerca che ha portato a realizzare un portale online con circa 400 nominativi di studentesse e studenti, studiose e studiosi che furono costretti a lasciare l'Italia.